Esordirà il 27 aprile a Pechino il primo evento cinese di Umbria Jazz, ‘L’Umbria Jazz China 2016’, che farà successivamente tappa a Shanghai, Qingdao e Canton fino all’8 maggio.

Un’occasione, supportata da sponsor italiani e cinesi, per far conoscere in quella parte del mondo la kermesse e stringere rapporti anche commerciali che possano permettere a UJ di crescere anche dal punto di vista del budget. ‘Ambasciatori’ del marchio Umbria Jazz saranno il pianista Danilo Rea, il quintetto guidato da Fabrizio Bosso e i Funk Off. Si parte il 27 aprile al Pechino Temple Theater in collaborazione col Mibact e l’Ambasciata d’Italia, il giorno seguente, sempre a Pechino, concerto all’Istituto italiano di cultura. L’1 e il 2 maggio invece appuntamento a Shanghai, all’interno del festival jazz organizzato in città. Il 4 maggio tappa a Qingdao, al municipio, mentre il 5, 6 e 7 maggio si torna a Shanghai. Chiusura, infine, l’8 maggio alla Canton Opera House.

Eccellenza “Il top jazz italiano è una delle eccellenze internazionali del Made in Italy – ha ricordato il presidente della Regione, Catiuscia Marini, intervenendo ai ‘China Days’ che si sono svolti nei gironi scorsi in Umbria  – Noi vorremmo, con un progetto di medio periodo, che attraverso Umbria Jazz la musica jazz e il jazz italiano possano affermarsi come un riferimento per i nuovi consumi culturali dei giovani e della classe media cinese, così come vorremmo che il nostro Festival Umbria Jazz diventasse un messaggero dello stile di vita umbro e italiano, uno dei veicoli di un’offerta turistica alta”.