“Siamo soddisfatti della partecipazione di tanti soggetti ‘sensibili’: giovani start up, imprenditori, esperti, studenti, che si sono confrontati con proposte concrete. Sono nati network che presenteranno nuovi progetti alle prossime call europee”

Niente malinconia, dice Alessandro Riccini Ricci. IMMaginario è arrivato al capolinea. Intendiamoci, spiega il direttore artistico: la formula dell’evento (non) festival, come si è potuto conoscere negli ultimi anni, è ormai superato. Da rassegna, da contenitore di eventi a laboratorio. E’ questo il destino immediato della manifestazione, nata come rassegna di cinema e diventata ben presto un contenitore culturale senza particolari limiti, dal grande schermo al web, dall’analogico al digitale, ai nuovi modi di raccontare e alle tecnologie che lo rendono possibile. IMMaginario, già da oggi, sarà, come detto, un laboratorio permanente dove idee, progetti e network nati grazie a Umbria Creativa, l’evento nell’evento di questa edizione. Spazio alla creatività, ma concentrarla solo in un evento non è sufficiente. Da qui l’idea di mettere a frutto quanto nato al Cerp della Rocca Paolina per proseguire in un lavoro che duri tutto l’anno e che trovi momenti di condivisione pubblica con eventi dedicati. Gli incontri, i workshop e i laboratori del progetto Umbria Creativa, “sono stati momenti ‘del fare’ – prosegue Riccini Ricci – e dai tavoli sono uscite idee e proposte progettuali concrete su cui lavorare nei prossimi mesi. Siamo soddisfatti della partecipazione di tanti soggetti ‘sensibili’: giovani start up, imprenditori, esperti, studenti, che si sono confrontati con proposte concrete. Sono nati network che presenteranno nuovi progetti alle prossime call europee”. “La dimensione spettacolare la lasciamo tutta al Festival del calcio” spiega Riccini Ricci, direttore artistico anche di questo secondo evento, alla seconda edizione. Questo sarà il futuro prossimo, per quanto riguarda il passato recente, domenica la manifestazione ha chiuso i battenti con il sold out fatto registrare da Federico Buffa al Morlacchi, nell’unico appuntamento a pagamento che segue i riusciti incontri con Albanese, Gialappa’s band, Matteo Garrone e Saverio Costanzo. Una chiusura in bellezza per dirsi addio, già da oggi IMMaginario sarà qualcosa di nuovo. Ancora una volta.