Cinque giorni, dal 6 al 10 aprile, oltre 200 eventi, più di 500 speaker da 34 paesi diversi, e come sempre tutto rigorosamente ad ingresso libero e in live streaming. Torna a Perugia la decima edizione del Festival del Giornalismo con un programma ricco di eventi. Arriveranno da tutto il mondo i volontari: 194 fra studenti, aspiranti giornalisti, fotografi provenienti 19 diversi paesi.
Nuove frontiere del giornalismo “Il filo conduttore dell’edizione 2016 saranno la partecipazione e la conversazione – ha spiegato Arianna Ciccone durante la conferenza stampa di presentazione all’hotel Brufani – si rifletterà su dove sta andando il giornalismo in un momento di rivoluzione permanente. Dal modello di business definitivamente in crisi, diversi modelli da sperimentare e diverse concezioni del giornalismo messe continuamente alla prova. Si parlerà di fact-checking, data journalism, explanatory journalism, il ruolo giornalistico delle piattaforme, paywall vs crowdfunding, l’era dei video e del mobile, robot journalism, realtà virtuale, il coinvolgimento dei lettori e il ruolo civico dell’informazione, la crisi dell’homepage, alla ricerca della ‘nuova’ obiettività, il giornalismo mobile first, capire l’audience oltre le metriche, social networks vs media mainstream: ultimo atto, il caso Spotlight e il potere del giornalismo di cambiare le cose”.
Temi Il pubblico e gli speaker in arrivo da tutto il mondo saranno impegnati ad affrontare questi temi che riguardano strettamente la riflessione giornalistica, ma anche tematiche legate all’attualità: i migranti, le guerre, il terrorismo, la rinascita dei nazionalismi, l’Europa in crisi e le nuove sfide della democrazia, la privacy e la sorveglianza di massa, la libertà di espressione e la lotta contro la censura, il ruolo delle organizzazioni non governative nel coprire territori di guerra.
Incontri Quattro saranno i talk di 16 minuti affidati a personalità del mondo dei media molto diverse tra loro, che porteranno al festival le loro storie, le loro esperienze, le loro riflessioni. Quattro incontri sul mondo del giornalismo che cambia e sulla battaglia per la democrazia e la libertà di informazione. Il primo, Mark Little (introduce e modera Anna Masera, public editor La Stampa) “Twitter compie dieci anni: quale futuro per la piattaforma che ha rivoluzionato le news?”. Twitter che tra l’altro è per la prima volta sponsor del Festival e lo arricchirà con eventi interattivi e innovativi. Il secondo, Peter Greste (introduce e modera Marina Petrillo, Reported.ly), “La guerra al terrore e la guerra alla libertà di informazione” , il terzo, Hossein Derakhshan (introduce e modera Carola Frediani, La Stampa), “Il giornalismo nell’era post-web: cosa abbiamo perso, cosa abbiamo conquistato, cosa ci aspetta” e infine il quarto, Iyad El-Baghdadi (introduce e modera Barbara Serra, Al Jazeera), “Cosa è rimasto della Primavera araba”.
Ospiti Per la prima volta il prestigioso Centro per il giornalismo digitale della CJS (Columbia Journalism School) ha organizzato direttamente alcuni panel discussion nell’ambito del Festival. Saranno poi presenti a Perugia Abdalaziz Alhamza e Hussam Eesa, i due fondatori di RBSS, che racconteranno la Siria nelle mani dell’ISIS, e Anas Aremeyaw Anas, il pluripremiato giornalista investigativo che lavora sotto copertura e combatte contro la corruzione e per i diritti umani in Ghana e non solo. Saranno poi ospiti Alberto Angela, Enrico Mentana, Franca Leosini. Oltre 80 i panel, serate a teatro che coinvolgeranno Fulvio Abbate, Marco Travaglio e Diego Bianchi con Gazebo.