Si terrà giovedì 10 marzo al teatro degli Illuminati lo spettacolo organizzato dai ragazzi del Franchetti-Salviani di Città di Castello su Alberto Burri. Due gli orari matinée, 9.30 e 12, uno quello serale, 21. Ingresso gratuito.

Con l’evento “Sulle (f)orme di Burri” si conclude un lavoro di ricerca svolto dai ragazzi dell’istituto Franchetti-Salviani di Città di Castello nel corso dell’anno 2015-2016 sulla figura e l’arte di Alberto Burri: scoprendo la sua arte, la sua carriera artistica, la storia a lui contemporanea, le vicende che lo hanno consacrato tra i grandi nomi dell’arte del ‘900. Hanno visitato i musei che Burri ha lasciato alla città, hanno toccato con mano le sue tele capendone il significato, hanno portato nel laboratorio di chimica le ‘ricette’ dei famosi Cretti, spingendosi, grazie ai loro insegnanti, la professoressa Raffaella Camicia e il professor Giovanni Rossi, fino in Sicilia, a Gibellina per ammirare il più grande dei Cretti di Burri. Ed oggi, a pochi giorni dalla conclusione del centenario, i ragazzi sono pronti a far conoscere a tutta la città cosa hanno imparato.

Spettacoli L’appuntamento è per giovedì 10 marzo al Teatro degli Illuminati: uno spettacolo teatrale interamente ideato, pensato e realizzati dai ragazzi della redazione di Koinervetti.it, con la collaborazione di Enrico Paci, che sarà rappresentato con tre spettacoli la mattina, per i compagni di tutto il comprensorio, alle 9, 10.30 e 12. In serata, alle 21, i ragazzi proporranno lo spettacolo, ad ingresso gratuito, per tutti i tifernati.

Alla scoperta di Burri Si tratta di uno spettacolo multimediale dove ogni ragazzo ha avuto la possibilità di esprimersi seguendo le proprie abilità: c’è chi ha scritto i testi, chi ha scelto le immagini, chi le luci, c’è poi chi recita, chi canta o danza, tutto seguendo l’impronta di Burri. Questa la battuta di chiusura dello spettacolo, che vuole essere anche il messaggio finale di tutto il lavoro: “Alberto Burri non voleva che si parlasse della sua arte. Voleva che fosse solo vista e vissuta. Tutto ciò che c’è da sapere lo rivela l’opera all’osservatore. Allora anche noi smettiamo di parlare. Abbiamo due collezioni in città che sono state definite il più grande museo d’arte contemporanea d’Europa! Andiamo a visitarle! Andiamo a conoscere Burri!”.