L’incontro-scontro tra uomo e natura al centro dell’XI edizione del Terni Festival, dal 16 al 25 settembre. A narrare questo complesso rapporto fatto di trasformazioni evolutive è l’Arte.

Terni Festival internazionale della creazione contemporanea pronto ad invadere la città di Terni dal 16 al 25 settembre. Questa XI edizione si muoverà in tre “ambienti” differenti: teatro, incentrato su produzione e coproduzione, città, con l’arte collocata in spazi pubblici, e foresta, “area” dedicata alla ricerca e al rapporto tra arte e rigenerazione urbana. Location principali saranno il Caos tra gli spazi museali e il teatro Secci, dislocandosi anche in diversi punti della città tra cui Carsulae, Circolo della scherma, via Angeloni e il quartiere San Lucio. Claim di questo 2016 sarà “Anthropocene” proprio a sottolineare la presenza massiccia degli umani sulla Terra, il loro impatto significativo sull’ambiente e l’incontro-scontro tra uomo e natura, incrocio su cui l’arte è chiamata a dare la sua visione. Al suo fianco c’è l’animale guida di quest’edizione, il gorilla, di cui, attraverso le illustrazioni di Giada Fuccelli, si raccontano evoluzioni e trasformazioni.

Teatro (“Scrivere, è annerire una pagina bianca; fare teatro, è illuminare una scatola nera”. Joël Jouanneau)

In questo primo asse, il festival presenta sei tra produzioni e coproduzioni del Teatro stabile dell’Umbria, inserendo due proposte di nuova drammaturgia (Lucia Calamaro, con La vita ferma, e Livia Ferracchiati, con l’anteprima di Todi is a Small Center in The Heart of Italy), due progetti nell’intersezione tra arte visiva e performativa (Tamam Shud di Alex Cecchetti e The Forgetting of Air di Francesca Grilli) e due coproduzioni internazionali (No Longer Gagok – Room5 del regista coreano Minhee Park e Todo Lo Que Està a mi Lado dell’argentino Fernando Rubio, in programma al parco archeologico di Carsulae).

Città (“Le città degli uomini sono altrettanto naturali quanto le colonie di ostriche o i branchi di cani nella prateria”. Jane Jacobs)

La città resta in ogni caso il luogo d’eccellenza per i progetti più ambiziosi del Terni Festival, per sperimentare come la pratica artistica abbia influenza diretta e visibile sull’evoluzione cittadina. In particolare, la manifestazione prosegue nel delineare il proprio profilo di festival che intreccia spazio pubblico e visione privata, luoghi deputati e spazi inconsueti, linguaggi sofisticati e dimensione ‘pop’. Molte sono le azioni site specific che abiteranno gli spazi della città, dalla caverna musicale del pianista e compositore austriaco Marino Formenti, che si esibirà con Nowhere in via Angeloni, al circo contemporaneo deI belga Circo Ronaldo nel parco del Palazzetto della scherma, fino all’azione portata avanti nel quartiere San Lucio con HM/House Music dal collettivo milanese Strasse.

Foresta (“Non lasciare tracce che il vento non possa cancellare, non adagiarti sui passi compiuti, non lasciarti trattenere, divaga per altri sentieri, rimettiti in cammino per cercare ancora”. Bruce Chatwin)

Il terzo asse, ‘Foresta’, valica i limiti dell’arte, sconfinando nell’ambito dell’architettura e della relazione tra arte e rigenerazione urbana. Curato dall’artista Leonardo Delogu e da Indisciplinarte, Foresta, attraverso una open call lanciata nello scorso maggio, ha previsto la realizzazione di cinque case sugli alberi installate sui tigli del viale d’accesso al Caos, per il primo esperimento assoluto in Italia di residenza artistica di questo genere.

L’azione sullo spazio pubblico si va di anno in anno delineando come uno degli assi forti del progetto Terni Festival, anche grazie all’inserimento all’interno del progetto quadriennale In situ del programma Cooperazione larga scala di Europa creativa. A Terni si tiene anche la prima tappa di un progetto pilota di internazionalizzazione della scena italiana in collaborazione con Onda, Office national de diffusion artistique, ente francese per la diffusione e circolazione delle performing arts. A indicare il respiro internazionale del cartellone si possono citare inoltre, solo per fare due nomi, Florentina Holzinger e Milo Rau, due prime nazionali che posizionano di nuovo il Terni festival come luogo nel quale essere per intercettare la novità e accogliere lo stupore. Oltre a loro e agli artisti già indicati, non da meno sono altri come Babilonia Teatri, reduci dalla vittoria del Leone d’argento alla biennale di Venezia, e Trickster. Il mondo della danza contemporanea sarà invece interpretato da Anna Maria Aimone, da Jan Martens e da Salvo Lombardo. Si tratta, in tutti i casi, di nomi che rappresentano le proposte più interessanti della scena contemporanea internazionale.

Progetti speciali Ci sarà infine spazio per due progetti speciali che si protrarranno per tutta la durata del festival: Fondo speculativo di provvidenza e God is DJ. Nel primo, gli spettatori, decidendo di aumentare di un prezzo fisso pari a 1 euro i biglietti di ingresso al festival, diventano soci di un fondo che appartiene a tutti in egual misura e che potrà essere reinvestito in cultura. Nel secondo, dispositivo musicale e partecipativo ludico, è prevista invece una sorta di jukebox/consolle dj aperta a tutti, dove chiunque potrà passare un disco durante la serata per vedere l’effetto che fa su di sé e sugli altri visitatori.

Dopofestival Terni Festival coinvolge anche alcuni dei soggetti musicali più interessanti del territorio con un Dopofestival: venerdì 16, sabato 17, mercoledì 21 e venerdì 22 settembre alle ore 23, il piazzale del Caos ospiterà quattro serate musicali a ingresso gratuito organizzate in collaborazione con Degustazioni Musicali Umbria e Busthard Studio, durante le quali si spazierà dalla musica elettronica alle sonorità psichedeliche, dal folk al blues, fino ad arrivare allo swing.

Terni Festival è promosso dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con Indisciplinarte, con il sostegno della Regione Umbria e della Fondazione Carit, con il patrocinio del Comune di Terni. Per informazioni e programma dettagliato consultare il sito ufficiale della manifestazioni