Retrospettiva e ricerca al centro della prima parte della stagione del PostModernissimo di Perugia. Lo storico locale punta sull’aggregazione sociale ricreando un luogo in cui i cittadini possano interagire e confrontarsi.

di Francesca Cecchini

Sono stati Giacomo Caldarelli e Andrea Fringuelli, due dei quattro giovani soci del PostModernissimo di Perugia, a fare gli onori di casa e a presentare la nuova stagione dello storico locale dell’acropoli che tra musica, letteratura, cinema  e teatro è pronto a ripartire dopo l’anteprima dello scorso mese dedicata al regista Amir Naderi. Un programma ampio che andrà oltre il classico cartellone e si articolerà sui punti cardine della retrospettiva e della ricerca e verrà completato da una serie di iniziative che verranno realizzate in collaborazione con altre realtà del capoluogo umbro per ricreare il “giovedì universitario” e far entrare i nuovi (e vecchi) studenti a contatto con il “tessuto della città”. Per questo, durante la serata del giovedì, anche un mercatino di libri, fumetti, vinili e film all’interno del foyer del PostMod , spunto, soprattutto, per socializzare.

Il 4 ottobre taglio del nastro per Germania in Autunno – Deutschland im Herbst rassegna dedicata al cinema tedesco in collaborazione con l’Istituto Tedesco di Perugia e, quali partner, il Goethe Institute, l’Università di Perugia e la stessa città di Potsdam. Cinque le pellicole che vedremo sul grande schermo: il film muto Der Golem, wie er in die welt kam di Carl Boese e Paul Wagner (lunedì 17 ottobre con sonorizzazione del vivo), e i quattro inediti Dicke Mädchen di Axel Ranisch (4 ottobre con dibattito a cura della critica Giovannella Rendi), Kohlhaas di Aron Lehmann (11 ottobre con introduzione del Professor Hermann Dorowin dell’Università degli Studi di Perugia), Die Blindgänger di Bernd Sahling (19 ottobre durante cui il regista incontrerà il pubblico) e Renn Wenn du Kannst di Dietrich Brüggermann (24 ottobre con dibattito a cura del Professor Giovanni Spagnoletti). Ad accompagnare i film, rigorosamente in lingua originale con sottotitoli, una serie di cortometraggi realizzati dagli allievi della Scuola di Cinema Babelsberg di Potsdam.

Il 14 ottobre andrà invece in scena la seconda edizione di Quarta Parete – visioni d’alta quota, festival del cinema di montagna realizzato in collaborazione con il Festival del Cinema di Trento e grazie al contributo della sezione CAI di Perugia. Durante la serata sarà presente l’alpinista Fausto de Stefani, sesto uomo al mondo ad aver scalato tutti i quattordici 8000, molto impegnato nel sociale che permetterà di raccogliere fondi da devolvere alle popolazioni del Nepal colpite dal sisma.

Altra rassegna di rilievo, tra dicembre e gennaio, sarà quella dedicata al regista russo Andrej Tarkovskij di cui, attraverso le opere, verrà descritto il percorso artistico e culturale. A trent’anni dalla morte, sarà possibile assistere ad una retrospettiva completa dei suoi film e dei suoi cortometraggi.

La stagione che miscela musica e cinema si aprirà alle sonorizzazioni live il 17 ottobre con una colonna sonora originale eseguita dal vivo durante la proiezioni del (sopra citato) film Il Golem, e come venne al mondo a cura del duo Mu (Adriano Lanzi chitarra acustica e Federica Vecchio violoncello). Si prosegue poi il 6 dicembre con il chitarrista e compositore veronese Cabeki, alias Andrea Faccioli (Baustelle, Le Luci Della Centrale Elettrica, Cisco) che proporrà un live durante la proiezione del film Umanità, straordinaria opera muta realizzata nel 1919 dalla regista Elvira Giallanella incentrata sulle figure femminili che hanno contribuito alla storia del cinema.

Ancora novità con la nuova collaborazione con l’Associazione dei Francesi in Umbria, che vedrà impegnato il PostMod nell’ambito della festa dedicata alla Francia da Radio Rai 3 (10-12 novembre), e con il FIS – Fondazione Italiana Sommelier con cui la (non solo) sala cinematografica si presterà per una rassegna di cinema e vino che vedrà ospiti alcune cantine tra cui, molto apprezzata in Umbria ultimamente, la Tognazza Amata di Gianmarco Tognazzi. Quest’ultimo, per l’occasione, sarà presente in sala non solo per presentare i suoi prodotti enologici, ma anche per dare il via alla proiezione del cult Amici Miei.