Una,dieci, cento (e ancor più) donne che hanno lasciato il segno nella storia della musica italiana rivivono nella voce di Syria che ne porta canzoni e ricordi sul palcoscenico con ‘Bellissime’
di Francesca Cecchini
“Grazie dei fior, fra tutti gli altri li ho riconosciuti, mi han fatto male, eppure li ho graditi. Son rose rosse e parlano d’amor”. Sulle note di Grazie dei fiori di Nilla Pizzi, vincitrice al primo Festival di Sanremo nel 1951, si apre il sipario su Bellissime, spettacolo tra parole e musica che ha visto protagonista Syria e l’ineccepibile chitarrista Tony Canto al Teatro della Filarmonica di Corciano, nell’ambito del cartellone targato Teatro Stabile dell’Umbria. In scena, sullo sfondo di un gioco di luci e colori caldi e armoniosi, un viaggio intimo tra le canzoni delle donne che hanno fatto la storia della musica italiana. Canzoni che Syria condivide con il pubblico e che l’artista stessa definisce un ‘ripasso’ della storia attraverso le voci delle donne in cui si ritrova “un po’ di loro e un po’ di me”. Versioni molto fedeli alle originali risuonano in teatro, interpretate con un tocco molto personale che non si discosta dai brani madre e che ha il pregio di aprire piacevolmente nella memoria dello spettatore ricordi di suoni e ‘profumi’ del passato. Forse poco spazio alla narrazione ma, come si capirà alla fine dello spettacolo, la cantante è salita sul palco nonostante un piccolo malessere, motivo per cui, forse, Syria sceglie di valorizzare le canzoni a discapito di un testo drammaturgico che risulta, per questo, probabilmente un po’ troppo schematico. Da Patty Pravo e Dalila, rappresentative degli anni Sessanta, a Gabriella Ferri, “donna importante e immensa”, per poi passare a Loredana Bertè (“Non si può parlare di musica senza parlare di rock”) con Sei bellissima, canzone da cui prende il titolo lo spettacolo. Ancora, tra le altre, Anna Oxa, Antonella Ruggiero, Ornella Vanoni e, immancabile, l’amica Paola Turci che ammira e segue da molti anni e della quale propone uno dei brani più intensi, Volo così. Il viaggio al femminile viene interrotto solo per pochi minuti da Tony Canto che, dopo aver incantato gli astanti con il suono della chitarra, offre un momento musicale ricordando il mito di Domenico Modugno.
“Era un’amica dei miei genitori, una grande donna di cui ha potuto conoscere lati meno noti al pubblico e di cui ho colto le sfumature più importanti”, con lei, Mia Martini, Syria saluta il pubblico…
“Roma era tutta candida
tutta pulita e lucida
tu mi dici di sì
l’hai più vista così
che tempi quelli
Roma era tutta candida
tutta pulita e lucida
tu mi dici di sì
l’hai più vista così
che tempi quelli”. (La nevicata del ‘56)