Abbandonato negli anni Sessanta, poi restaurato degli architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, Castello di Postignano torna a risplendere tra le sue mura medioevali puntando sulla cultura e il turismo. Questo fine settimana spazio alla musica e alla fotografia con la mostra dedicata a Dorothea Lange
di F.C.
Si terrà sabato 7 gennaio (ore 17) alla chiesa SS. Annunziata di Castello di Postignano un concerto dedicato a tutti gli abitanti della Valnerina e alle persone che amano il borgo. Ad esibirsi, ripercorrendo successi della musica italiana degli anni Settanta, Ottanta e Novanta, sarà il Marglanto Group (Antonella Falteri voce, Glauco Moretti, voce e tastiere, Mario Magrini sax). Per chi arriverà nel borgo, l’appuntamento, potrà anche essere occasione per visitare la mostra con 51 fotografie “The Camera is a Great Teacher” di Dorothea Lange (visitabile ad ingresso libero fino al 7 gennaio 2018), fotografa americana famosa, tra l’altro, per lo scatto ‘Migrant mother’ in cui ritrasse Florence Owens Thompson, trentaduenne madre di sette figli, in un campo di piselli nella California nel 1936. L’immagine divenne un’icona rappresentativa della storia del paese del Novecento e delle difficili condizioni di vita nelle zone rurali statunitensi.
Castello di Postignano Il borgo fu abbandonato negli anni Sessanta ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura degli architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella. Interamente vincolato dal Ministero dei Beni Culturali, ha ricevuto nel mese di settembre 2014, l’attestato di merito dalle Federazioni italiana ed europea dei Club e Centri per l’UNESCO nell’ambito del Premio ‘La Fabbrica nel Paesaggio’ come “efficace interprete dei valori unescani per la salvaguardia e tutela del paesaggio e dell’ambiente”. Nell’estate del 2016 è entrato a far parte dei Borghi più belli d’Italia attraverso Sellano, il suo Comune, di cui è una delle gemme più preziose. Definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr come “l’archetipo dei borghi collinari italiani”, Castello di Postignano ha visto riprodurre le sue imponenti case-torri nella copertina del suo libro fotografico Italian Hilltowns pubblicato nel 1979.
Turismo Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni. Sessanta le case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, caratterizzate però da tutte le risorse di una vivibilità moderna e un centro servizi, l’antica chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e d’intrattenimento. Qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza tra cui una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata, una biblioteca, alcune botteghe artigiane e un centro benessere con area all’aperto.
“Postignano – specificano dall’ufficio promozione – ha retto perfettamente e senza alcun danno alle scosse di terremoto che sono avvenute da agosto ad ottobre 2016, grazie alla qualità antisismica del restauro”.