Ha fatto tappa anche a Perugia il tour teatrale di Carmen Consoli “Eco di Sirene”, atteso concerto targato Athanor Eventi. La “cantantessa” di Catania è salita sul palco del Teatro Morlacchi (sold out per l’occasione) abbracciando la sua immancabile chitarra, ed accompagnata da violino e violoncello, rispettivamente Emilia Belfiore e Claudia della Gatta, creando un atmosfera unica
di Barbara Maccari
Una voce unica, potente e le inseparabili chitare: sono bastati questi due elementi per riempire il palco di un teatro Morlacchi di Perugia tutto esaurito. A fare da perfetto veicolo tra la cantante e il suo pubblico è stata la sua particolare e mai banale musica, attraverso cui Carmen riesce sempre a tracciare riflessioni e impressioni personali inedite ed estremamente profonde. Quasi due ore di musica per un concerto di spessore e rilievo di una delle cantautrici più pregevoli della musica italiana degli ultimi 20 anni. Con questo nuovo progetto Carmen, in punta di plettro, porta nella grande conchiglia allestista sul palco, Emilia Belfiore al violino e Claudia della Gatta al violoncello. Una musica “femmina” quella dell’artista catanese (tre donne sul palco), “Eco di sirene” è lo spazio nel quale accogliere e dar voce e corpo alle domande sul presente, senza risparmiare messaggi politici: “La sirena è un segnale che riconduce all’idea di allarme, di pericolo – spiega la cantante durante il concerto – da buona siciliana non ne posso più dell’abusivismo quindi dico basta ai muri che si vogliono alzare, piuttosto piantiamo degli alberi! Basta con le divisioni”. Ad aprire la serata Eva Pevarello, protagonista della scorsa edizione del talent X-Factor, con la quale Carmen Consoli ha già duettato durante la finale.
Giù il sipario e via, il primo pezzo con il quale Carmen si presenta al suo pubblico è “Sulle rive di Morfeo”, seguito dal grande classico “Parole di burro”. Due ore di pura magia, in un percorso armonico e trascinante. Carmen Consoli canta tutti i suoi ‘cavalli di battaglia’: “Pioggia d’Aprile”, “L’ultimo bacio”, “Geisha”, “In bianco e nero”. Sul palco anche la tradizione, quella forte, che lascia un caldo eco folk della sua Sicilia con “Bottana di to ma” “’A finestra” e un ricordo al padre, al quale ha dedicato la potente “Mandami una cartolina”. Chiusura di serata che l’ha vista tornare alle origini, quelle rock, che l’hanno resa famosa con “Amore di plastica”, “Confusa e felice” “Venere” che hanno fatto saltare sulle poltroncine tutti i sui fan.