Tutto il fascino del Medioevo, i suoi sapori, i suoi odori e le sue usanze racchiuse nel borgo di Narni durante la Corsa all’Anello che quest’anno vede vincitrice il terziere di Santa Maria. Ma non tutto è perso per Mezule e Fraporta. I cavalli tornano agli stalli per un’originale rivincita in notturna tutta da gustare nel mese di giugno

di Francesca Cecchini

Quarantanove anni per una delle manifestazioni storiche più apprezzate in Umbria e non solo, la Corsa all’Anello di Narni, sul cui scenario medioevale si è chiuso il sipario proprio questo fine settimana. E l’ultima giornata (seconda domenica di maggio, come tradizione vuole) ha visto il Campo de li Giochi letteralmente investito da cittadini e turisti pronti ad assistere alla gara equestre (che decreta il terziere vincitore dopo una sfida per la conquista dell’anello d’argento) e alla lettura del Bravio (prestigioso premio suddiviso in tre sezioni: giornata medievale, corteo e ambiente).

Tornate e Cavalieri La corsa ha visto scontrarsi in prima tornata Fabio Picchioni (classe 1993) su Speak Indy per Mezule, Jacopo Rossi sul purosangue Filba Candramjga per Fraporta e Diego Cipiccia (classe 1979 e responsabile della Scuderia arancio viola) su Tirisondola per Santa Maria su Tirisondola. Ad aggiudicarsi il miglior punteggio è stato proprio quest’ultimo che, pur abbattendo una bandierina interna (penalità 15 punti), ha dimostrato grande esperienza, fermezza e precisione. Per la seconda sono entrati in campo Fabrizio Fani (classe 1988) su Selavalava per Mezule, Luca Paterni (classe 1999, debuttante in questo 2017) su Receptivo per Fraporta e Marco Elefante (classe 1988) su Rosa di Corte per Santa Maria. Anche in questo girone è Santa Maria ad avere la meglio. Nell’ultima tornata è stata invece la volta di Ernesto Santirosi (classe 1998 e vincitore della corsa storica in onore del patrono San Giovenale lo scorso 3 maggio) su Notte Fatale, splendida femmina di otto anni, per Mezule, Alessandro Scoccione (classe 1992) su London Eye per Fraporta e Tommaso Suadoni (classe 2000, il più giovane in gara) su Velida per Santa Maria. In questa terzo momento di gara i terzieri rossoblu e arancio vola finiscono in pareggio e, come non accadeva da molti anni, si è dovuto ricorrere allo spareggio. Ed è stato proprio il veterano Diego Cipiccia a ribaltare le sorti della corsa e a vincere, per Santa Maria, il ventiduesimo anulo argenteo. Diego Cipiccia fa l’en plein e si aggiudica anche il premio del Miglior Cavaliere, battendo Alessandro Scoccione (il fantino è purtroppo caduto ma sembrerebbe non aver riportato ferite gravi). Nel’albo storico è dunque ancora in testa Santa Maria con 22 anelli, seguito da Mezule che ne annovera 17 e Fraporta con 9.

Il Bravio realizzato quest’anno dall’artista narnese Sandro Di Mattia, è andato a Mezule che ha surclassato tutti nella ricostruzione della “giornata medievale”, nel “corteo” (di cui non si giudicano solo fattura degli abiti e precisa collocazione nel 1371, ma anche il portamento dei costumanti) e nell’allestimento “dell’ambiente” in cui i contradaioli hanno saputo ben inscenare, a nostro parere, un’atmosfera trecentesca unica tra i luoghi del vasaio e del decoratore, dello speziale, dell’alloggio medievale e della bottega dell’armaiolo e del pittore.

Ma la Corsa all’Anello quest’anno non finisce qui e, per la prima volta nella sua storia, propone una nuova gara in notturna, la Rivincita, dedicata soprattutto ai due terzieri che non hanno vinto l’anello in prima battuta che si terrà dal 17 al 24 giugno. E che la nuova sfida all’ultimo anello ricominci!