Un suggestivo racconto si svilupperà sul palco tra visioni, musiche, danze e acrobazie per narrare l’opera del poeta di Firenze, e rimandando al pubblico il testo italiano per eccellenza
Al teatro Lyrick di Assisi giovedì 15 e venerdì 16 novembre (ore 21.15) arriva la versione musical della somma opera di Dante Alighieri, La Divina Commedia. Lo spettacolo torna in scena in un allestimento ricco e coinvolgente che vedrà protagonista un nutrito cast di performers, le musiche composte da Marco Frisina, la regia di Andrea Ortis (che ha curato anche i testi con Gianmario Pagano), e accompagnati dalla voce narrante di Giancarlo Giannini.
All’inizio dello spettacolo, Dante (Antonello Angiolillo) si ritrova solo nella selva, assalito da dubbi e incertezze. Maria (interpretata da Noemi Bordi) anima il mondo. La relazione tra la donna (Mariacarmen Iafigliola) e l’uomo (Brian Boccuni) dà un senso alle perplessità intime di Dante. È Maria che tesse le fila della storia e che dà inizio al viaggio del poeta. Il suo cammino però viene interrotto bruscamente dall’incontro con le Fiere. È Virgilio (Andrea Ortis), consegnato alla scena da un’apparizione carica di mistero, a prendere per mano Dante, conducendolo, con fermezza e protezione paterne, all’interno dell’intricato viaggio fino alle pendici del Monte del Purgatorio. Insieme vengono traghettati dall’eccentrico Caronte (Francesco Iaia), uomo grottesco, visibilmente folle che schernisce malamente le anime che traghetta verso le sponde opposte dell’Acheronte. La sua enorme barca in scena è mortifera, immersa in una palude dai riflessi color petrolio. È Caronte che apre le porte a una sequela di straordinari incontri. Dante conoscerà Francesca da Rimini (Manuela Zanier), incarnazione formidabile della passione amorosa che nel peccato di lussuria trova la propria dannazione, costretta a vivere nella tempesta infernale ed irrimediabilmente abbracciata all’amato Paolo. Alla compassione per chi morì d’amore, segue il terrificante passaggio attraverso la Città di Dite, in cui l’aggressione di demoni infernali, volanti, o striscianti, minaccia l’avanzata di Dante. Sempre al fianco del suo amato Maestro Virgilio, il poeta fiorentino approda nella mortifera foresta dei suicidi, che allo spettatore appare pietrificata, lugubre. Qui avviene l’incontro con Pier delle Vigne (Daniele Venturini), altro personaggio storico, accusato in vita di tradimento: suicidatosi a causa di un onore irrimediabilmente compromesso, si presenta a Dante come uomo-albero, figura mutante immobilizzata nel tronco, impressionante immagine di sterilità e negazione della vita. Solo Dante riuscirà ad animarlo, anche se per poco, dandogli la possibilità di raccontare col canto la propria pena. Dante, profondamente scosso dalla crudeltà dei destini con cui entra in contatto, acquisisce una nuova consapevolezza. Poco dopo incontrerà sul proprio cammino Ulisse (Angelo Minoli). Il loro incontro sarà reso in scena da contenuti visual animati in 3D. È il ghiaccio a chiudere il cerchio del passaggio infernale: con Ugolino (Francesco Iaia) Dante raccoglie la disarmante testimonianza di un padre che divora i propri figli e ne rimane scosso e raggelato, tanto quanto la landa desolata all’interno della quale si consuma l’incontro con l’ultimo dannato. Dopo le immagini a tratti opprimenti, dalle forti tinte emotive del primo atto, con il secondo Dante si ritrova immerso in uno scenario più rarefatto. Sulla spiaggia del Purgatorio incontra Catone (Brian Boccuni), che attraverso il proprio racconto canta la forza morale di chi non cedette al compromesso e si batté in modo integerrimo, in difesa della propria libertà di pensiero contro Cesare (Francesco Iaia). Tra sfumature cangianti e paesaggi carichi di magia, Dante si imbatte in una processione di anime in preghiera, tra cui vi è Pia de’ Tolomei (Mariacarmen Iafigliola), vittima di femminicidio ad opera del marito. Alla fine Dante incontra la speranza nella luce fiduciosa di anime che confidano nell’espiazione. Dopo un malinconico canto notturno che incornicia Dante e Virgilio nell’unico momento di sosta lungo il viaggio, l’Angelo della Penitenza permette il passaggio attraverso la Porta del Purgatorio. Così Dante e Virgilio incontrano gli amici poeti Guido Guinizzelli (Angelo Minoli) e Arnaut Daniel (Daniele Venturini). A illuminare come un faro nella notte il percorso, le brevi e topiche apparizioni di Beatrice (Myriam Somma) rinfrancano la fiducia di Dante, che adesso più che mai percepisce prossimo l’avvicinamento, come spinto da una felicità ancora incosciente. Sarà proprio Beatrice a distrarlo dal momento in cui Virgilio lo lascerà affinché continui da solo il viaggio. Da solo Dante approda dunque nel paradiso terrestre, in cui la stravagante e leggiadra figura di Matelda (Manuela Zanier) lo conduce al fatidico incontro con l’amata. Una solenne processione introduce e sancisce il momento emozionante, in cui Beatrice diventa luce che rischiara e guarisce dalle tenebre, simbolo di quell’Amor che move il sole e l’altre stelle, unica possibile chiave di accesso alla felicità: solo nell’incontro con la donna e con l’amore, Dante – o meglio – l’uomo, ritrova sé stesso, scioglie i nodi della selva, e trova Dio.
Per le informazioni e le prenotazioni consultare il sito ufficiale del teatro Lyrick.