Nuove uscite, progetti futuri e video su Youtube, questo e molto altro fra le novità musicali dei giovani talenti emergenti del territorio nazionale. In Umbria riflettori puntati su “La rivolta del perdente”, nuovo album della band Il Gigante

di Francesca Cecchini

È uscito il 15 gennaio “La rivolta del perdente” (Jap Records) della band umbra Il Gigante. L’album, frutto di mesi di lavoro tra Umbria e Toscana, come spiega il gruppo “nasce dall’esigenza di esprimere a voce alta un sentimento, un pensiero nascosto che di questi tempi, in una società che chiede, anzi, esige la perfezione, tendiamo a sopprimere. Il pensiero in questione è la paura di mostrare la propria umanità che potrebbe portare ad una serie di disagi tra cui il sentirsi inadeguati, sbagliati ed emarginati, quindi, in sostanza, sentirsi dei perdenti. Parliamo di persone che convivono ogni giorno con il pensiero di valere poco e niente per la società ma che se ne fottono continuando questa guerra per affermare quotidianamente la propria realtà fatta di errori, grosse fatiche e piccole gioie. Charlie, ad esempio, parla proprio di questo conflitto tra “il torto e la ragione”, questa continua ricerca della verità controvento e contro il pensiero comune che troviamo anche nel testo di “Pace”: “il pensiero comune è il pensiero facile. Pensa diverso, pensa difficile”. Quest’ultima è una regola, un coro, un inno che già è proposto in parte con Allora suona tu, dove la lotta si focalizza principalmente contro l’omologazione che sta avendo la musica italiana per colpa di chi impone un certo tipo di genere e di contenuti che per lo più risultano banali e disimpegnati e che portano quindi ad un annullamento inesorabile della propria identità musicale. Tutta questa lotta è mossa da un sentimento fondamentale. La speranza, che più e più volte viene ripetuta nei brani del disco “però rimane la speranza che ci tiene ancora in piedi…” (“La Rivolta del Perdente”) e ancora “saprai che la speranza non ti lascerà solo…” (“Che sia la fine”). Questo perché la libertà di parola e di pensiero si alimenta solamente con la speranza che qualcuno instauri un dialogo con te e che possa accogliere ciò che sei senza ignorarti, senza per forza creare un conflitto anche se di idee differenti. Tutte le tracce dell’album possono essere considerate come inno di incoraggiamento a riscoprire ed infine riaffermare l’identità di ogni singolo individuo attraverso la convinzione di essere perfettamente adeguati al mondo circostante nonostante i propri limiti. Questo disco ha anche un tono molto intimo, parla perlopiù di esperienze personali che hanno cambiato profondamente il nostro pensiero vedi ad esempio Nagaraya che parla di una ricerca della libertà più assoluta nella natura selvaggia, o Viviamo per non morire mai più che si interroga profondamente sul senso della vita e della morte. In sintesi “La Rivolta del Perdente” può essere tradotto in la ricerca della verità che finirà solo abbattendo i muri dell’egocentrismo, dell’individualismo e del perbenismo ipocrita”.

“Ho visto l’amore cambiare colore”, questo il titolo del nuovo singolo degli Hotel Monroe (etichetta discografica Twins104/Believe digital), uscito gli scorsi giorni, prodotto e arrangiato da Roberto Drovandi, con testo di Alberto Pioppi. Il brano arriva ad anticipare il nuovo album in uscita nei prossimi mesi.

“Ciò che abbiamo cercato di rappresentare con questo brano – spiegano gli Hotel Monroe – è un amore che trasforma la vita, si colora di nuovo. Un amore forte che si radica nel tempo, senza luogo, e si tinge della forza dei sogni, di speranza e di futuro. Un brano da ascoltare ad occhi chiusi, immaginando una danza sinuosa come due farfalle che si muovono con leggerezza, ma a tratti con decisione”.

Il video, disponibile in esclusiva su All Music Italia, è stato girato nel teatro Pallavicino di Zibello (Parma), prodotto da Pianozero, con la regia di Silvia Dalle Carbonare. In scena ci sono i danzatori Michela Mazzoni ed Elia Davolio (NBC – Nuovo Balletto Classico). Nelle immagini, si legge nella presentazione di Vainer Broccoli (Twins104) il racconto “di ciò che significa “Amore” attraverso la danza e le figure disegnate da Michela Mazzoni ed Elia Davolio che sulle note del brano, catturano l’attenzione con i loro volteggi seducenti, rappresentano un amore dai colori intensissimi e di grande sensibilità, che colpisce dritto al cuore chi ascolta. Un mix perfetto di dolcezza ed energia allo stato puro che alterna momenti di grande intimità per esplodere in un grido altissimo e carico di sentimento nei ritornelli; un’atmosfera indubbiamente profonda con quel certo non so che di rock che lascia il segno”. Gli Hotel Monroe sono Roberto Mori (voce), Nicola Pellinghelli (sintetizzatori, programmazione), Enrico Manini (chitarre), Luca Sardella (basso), Marco Barili (batteria).

È disponibile su tutte le piattaforme digitali “Leggenda Urbana”, nuovo singolo di Mondo Marcio da lui scritto e prodotto con Gweedo Carbonyellow.

“Leggenda Urbana– spiega proprio Mondo Marcio – è per chiunque non ha mai smesso di crederci: per ogni studente che vuole diventare il nuovo presidente, per ogni artista che non riesce a dormire la notte perché l’ambizione (non il protagonismo!) lo divora, per ogni madre come la mia che ha fatto due lavori al freddo per mettere un piatto caldo in tavola, per ogni fra’ e per ogni regina che anche dal bordo di un marciapiede non smettono di guardare la luna perché sanno che un giorno ci arriveranno davvero”.

Il brano è stato anticipato da tre brevi video/documentari: “Origini”, “La Città”, “Ambizione”. Mondo Marcio si esibirà nei più importanti club d’Europa con il Rap God Tour in partenza il 1 aprile dal Razzmatazz di Barcellona. Il tour proseguirà a Dublino il 2 aprile (Whelan’s), a Londra il 3 aprile (93 Feet East), ad Amsterdam il 4 aprile (Q Factory). A seguire, due date in Italia: il 10 aprile a Roma (Largo Venue) e il 18 aprile a Milano (Fabrique).

Esce oggi “Bianco”, nuovo album di inediti della cantautrice siciliana Marian Trapassi anticipato già da “Futuro” e “Solo una parola”, singoli disponibili online in digitale e su tutte le piattaforme streaming. Prodotto da Paolo Iafelice per Adesiva Discografia e distribuito da Self, l’album racconta storie universali che parlano attraverso metafore della vita e delle sue sfaccettature, e personali, cioè di momenti molto intimi, biografici. La presentazione ufficiale di “Bianco” si terrà il prossimo 30 gennaio al Garage Moulinsky di Milano. Durante la serata, la cantautrice Marian Trapassi proporrà dal vivo i brani inediti contenuti nel disco, accompagnata da Antonio Magrini alla chitarra, Andrea Viti al basso, Giovanni Bergamini alle tastiere, Fabio Zago alla batteria, Raffaele Kohler alla tromba. Il progetto segna un nuovo capitolo nella carriera artistica dell’artista siciliana, ma milanese d’adozione, che si distacca dai precedenti lavori e si impone con uno stile preciso e omogeneo, che va dal jazz, al blues, al folk, con dodici brani eleganti e raffinati negli arrangiamenti e nella scrittura. Musicalmente si ispira ai moderni chansonnier francesi e alle grandi cantautrici italiane e americane.

“Bianco è un album che è nato giorno per giorno– asserisce la Trapassi – le canzoni sono state scelte con cura e sono quelle che oggi voglio assolutamente raccontare, perché avevo bisogno di tirarle fuori da me. Il titolo è nato da solo, dalla foto di copertina, che è stata scattata da Ray Tarantino, ancor prima di aver scelto come chiamare l’album. La parola “bianco” è ricorrente nei testi, ha tanti significati e simbologie e rimanda anche al famoso “White Album” dei Beatles, band con cui sono cresciuta, e che senza volere ha segnato la mia vita e nutrito il mio amore per la musica”.

Online su Youtube il videoclip di “Zucchero di canna nel caffè” (soli a metà) del cantautore milanese Andrea Devis. Il brano in rotazione radiofonica dallo scorso ottobre, fa parte dell’album di debutto dell’artista, intitolato “Nella Stanza”. Il brano è una delle ballad del progetto musicale che si muove tra richiami anni Ottanta e la suggestiva chitarra di Edoardo Morelli (che ha curato gli arrangiamenti dell’intero proponimento), accompagnato da un testo che è in grado di trasportare l’ascoltatore in quel limbo tipico delle relazioni ormai logore ma difficili da interrompere. Le parole si fanno immagini, e nel videoclip (diretto dalla giovane regista Giovanna Tralli) troviamo il mare: scorci di una vacanza che forse è solo una fantasia, o un ricordo ormai lontano. Spiagge deserte, corpi che si sfiorano, dettagli appartenuti a un’estate vicina ma già irrimediabilmente perduta. Un collage di paesaggi come una metafora, legato alla melodia e al testo grazie alla presenza dell’artista che – in riva al mare mentre il sole alle sue spalle è sorto da poco – racconta malinconico il significato di “Soli A Metà”.

Uscirà il prossimo mese di marzo “Letters to Bach” (Believe International), nuovo progetto discografico di Noa, una delle voci internazionali più emozionanti dallo stile elegante e raffinato. Il disco – la cui presentazione si terrà il 29 gennaio al Teatro Politeama di Palermo – è prodotto dal leggendario Quincy Jones e vede Noa riprendere dodici brani musicali del compositore tedesco Johann Sebastian Bach, arricchiti con le sue parole, con testi in inglese ed ebraico, ispirati a temi che spaziano dalla sfera personale a una più universale. Gli arrangiamenti per chitarra sono stati realizzati da Gil Dor, collaboratore con cui lavora ormai da anni. Note che superano i confini di genere musicale e della lingua, in grado di parlare al cuore delle persone e di emozionarle, creando un punto di contatto tra di loro. Un omaggio al compositore tedesco unita alla capacità di sperimentare di un’artista che in ventotto anni di attività ha saputo attraversare stili e argomenti, sempre in perfetta armonia tra di loro.

Dopo il tour europeo, la cantante italo eritrea Senith, è ora al lavoro, impegnata in un progetto discografico che in primavera la vedrà tornare in scena con un nuovo sorprendente singolo in lingua italiana. Senhit è considerata come “la più internazionale delle artiste italiane”, non solo per le sue origini, ma soprattutto per il suo background artistico e di vita vissuta, per il mood che la contraddistingue e per il sound dei suoi brani. Tutte queste esperienze prendono forma nei concerti dal vivo, in cui l’artista porta sul palco un suono originale e tutta la sua energia. In questi ultimi anni ha calcato i palchi di tutta Italia, compresa l’Arena di Verona durante la finale di Festival Show 2017, e dei club di Amsterdam, Parigi, Manchester, Berlino e Londra. Il video di “Something On Your Mind” ha superato 400mila visualizzazioni su Youtube. Il singolo è contenuto nel suo ultimo EP “Hey Buddy”, composto da sei tracce electro pop in lingua inglese, prodotte per la maggior parte da Brian Higgins (che ha lavorato con Kylie Minogue, Pet Shop Boys, Kaiser Chiefs e molte altre icone della scena inglese). Nata e cresciuta a Bologna da genitori di origine eritrea, Senhit comincia la carriera artistica nei musical di Massimo Ranieri e di Disney on Broadway che le permettono di calcare grandi palchi e viaggiare molto, portando con sé la curiosità e l’amore per la vita, propri dell’Africa. Nel 2006 rientra in Italia ed inizia la carriera musicale da solista.