Un mese pieno di debutti e nuovi produzioni dei giovani talenti emergenti si appresta ad animare la scena musicale italiana. L’8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, anche l’uscita del secondo singolo della band umbra Tarantola “I drink”

di Francesca Cecchini

Si intitola “Angeli e Demoni” il nuovo singolo di Mondo Marcio che anticipa l’album “Uomo!”, in uscita il prossimo 8 marzo. Il brano vede la partecipazione straordinaria di una delle cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana, Mina.

“Angeli e demoni – spiega Mondo Marcio – parla della natura umana, di quello che ci rende forti e deboli allo stesso tempo. Parla di imparare a rialzarsi ogni volta che si cade, più forte. Parla delle nostre insicurezze e dei nostri sogni. Parla delle nostre contraddizioni, che sono ciò che rende unici. Parla di imparare ad accettare i nostri difetti, e a non mostrarci per chi non siamo. Perché in una società che guadagna dalle nostre insicurezze, amare noi stessi è il vero gesto di ribellione”.

L’album, prodotto da nomi internazionali come Swede di 808 Mafia di Miami (production team che annovera al suo interno nomi come Dj Khaled, Jay Z, Future, Gucci Mane e la produzione della colonna sonora del film “Creed 2”), i producer newyorkesi Muzicheart e Fastlife Beats e lo stesso Mondo Marcio e mixato e masterizzato da Marco Zangirolami, rappresenta una vera e propria celebrazione dell’uomo inteso come essere umano, con i suoi limiti e difetti. Un disco intimo e profondo, in cui Mondo Marcio esplora con rime taglienti e beat killer le mille sfaccettature umane, affrontando tematiche originali e diverse da quelle della scena rap attuale. Una voce fuori dal coro per i folli, i diversi e i sognatori. La tracklist: “Top Five”, “Questi palazzi” feat. Gudda Gudda, “Origini” (skit), “DDR (Dio Del Rap)”, “Leggenda Urbana”, “Vida Loca”, “Fuck up the world” featuring Dave Muldoon, “La Città” (skit), “Angeli e Demoni” featuring Mina, “Sogni nella bottiglia”, “Ambizione” (skit), “Nuova scuola”, “La canzone che non ti ho mai scritto”, “Leggenda” (skit). (foto di Nico Maffina)

È in rotazione radiofonica “Perdersi” nuovo singolo di Lo stato delle cose, vincitori di Rock Targato Italia 2018, che anticipa la pubblicazione dell’EP di debutto “Lo Stato Delle Cose”. Il video sarà in anteprima su All Musica Italia dal prossimo primo marzo. “Perdersi” è una canzone dedicata a tutte quelle persone che hanno paura di farsi trascinare dalle loro passioni, perché non potrebbero sopportare di nuovo il dolore o ulteriori delusioni. Preferiscono così rimanere dei “laghi salati”, fiumi che avevano sognato di diventare mare, e che ora hanno dimenticato cosa esso sia. Il gruppo della periferia milanese nasce nel novembre del 2015 da un’idea di Valentina Brocadello (basso), Davide Ripamonti (pianoforte, chitarra acustica) e dall’incontro con il cantante vicentino Alessandro Mop (voce e chitarra elettrica).

È prevista per il primo marzo l’uscita di “Disordine” (Artist First), nuovo singolo di Federico Baroni che anticipa l’album d’esordio del cantautore e busker romagnolo di prossima pubblicazione.

“Disordine – commenta Baroni –è l’ultimo brano del disco che ho scritto, e quello che al momento sento più mio. “Disordine” sono io, è quello che ho in testa. “Disordine” è il tentativo di spiegare ad una ragazza della quale mi stavo innamorando che nonostante le nostre enormi diversità doveva provare a darmi una chance, consapevole del fatto che comunque io, nonostante le belle parole, non sarei mai cambiato davvero. “Disordine” è un po’ quello che ha portato e allo stesso tempo ciò che mi è rimasto finita questa storia, nonostante i suoi tentativi nel cercare di fare un po’ di ordine dentro di me. Una canzone triste e felice allo stesso tempo. Come i ricordi che ho ancora di lei, mentre mi ripeteva con il suo solito sorriso: Sei proprio un disastro”.

Federico Baroni, classe 1993, è nato a Cesena e cresciuto a Rimini. Nel 2016 viene notato dai giudici di “X-Factor”, che lo portano ai Boot Camp. Nel 2017, dopo aver lasciato un demo a Maria De Filippi, viene scelto fra migliaia di artisti ed entra ad “Amici”. (foto Mattia Greghi)

Secondo singolo per la band umbra ma stabile a Londra dei Tarantola. “I Drink”, che verrà rilasciato ufficialmente venerdì 8 marzo, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, come il precedente singolo, è collocato nell’ambiente circense e il protagonista della storia ne è il direttore. Nato e cresciuto nel circo, frustrato e stanco della routine che il palcoscenico gli impone, si rifugia nell’alcool per affogare la tristezza. Molto geloso e possessivo, finisce con abusare della propria moglie, la bellissima “enchantress” di Tolosa. Disperata e stanca, lei fugge via per cercare migliore vita altrove mentre lui si lascia consumare dall’alcool fino alla sua stessa fine. In un periodo storico in cui l’abuso sulla donna, che sia verbale, fisico o emotivo, è sempre più apertamente discusso e riconosciuto come grave problematica sociale, i Tarantola prendono una posizione forte a sostegno del movimento femminista e della parità dei sessi. Il singolo di debutto rilasciato lo scorso 18 gennaio (“Rogue Rouge Circus”) è stato il brano d’introduzione ad un ciclo di quattro uscite discografiche distribuite da The Sound Of Everything Records. Le quatro canzoni sono state registrate e prodotte da Paul Stanborough (Kylie Minogue, Robbie Williams, Kelis) a Londra.

È online su YouTube “Fuiste Solamente Mia”, video in version spagnola di “Non Si Può Tornare Indietro” della band milanese Thema, per la regia di Jorge “Rambo” López, stato interamente girato a Santiago del Cile, in occasione della partecipazione del gruppo al Festival Internacional de la Canción de San Francisco, dove si è aggiudicato il premio come “Artista Más Popular”. Le immagini del video ritraggono le bellezze naturali e architettoniche di una grande capitale dello stato più ricco del Sud America. I Thema sono Thomas Moschen (voce, piano, chitarra acustica), Stefano Parmigiani (chitarre, voce) Mattia Missaglia (basso), Luca Ferrara (batteria, percussioni e voce).

“Fuiste Solamente Mia parla di una storia d’amore ormai finita, di nostalgia e ricordi che non riescono a placarsi – racconta Luca Ferrara –È stato bello girare il video di questa canzone per la prima volta fuori dall’Italia. Ci siamo divertiti molto ed è stata una grande emozione vedere la nostra musica apprezzata oltre i confini italiani”. (foto di Francesco Prandoni)

“Caduta libera” è il titolo del nuovo singolo e nuovo videoclip per Gionathan, versatile e poliedrico cantautore, produttore e videomaker, edito da profimedia. Produzione del pezzo e del video musicale sono state curata dallo stesso Gionathan, in collaborazione con The Groovers, band e team creativo del progetto musicale. La canzone è stata presentata al pubblico con un evento innovativo e unico nel suo genere: un concerto social a porte chiuse, trasmesso in diretta esclusiva sulla pagina Facebook dell’artista.

“Un amico mi ha raccontato di essersi risvegliato in ospedale dopo un’operazione a cuore aperto molto rischiosa – asserisce Gionathan –fuori pioveva e l’infermiera si lamentava del maltempo; lui invece, in quello stesso momento, era grato di avere ancora la possibilità di vedere quella pioggia attraverso la finestra. Da questo racconto è nato il testo del ritornello. Questa è una canzone parla di punti di vista, della fragilità della vita e dell’importanza di apprezzare la bellezza delle piccole cose”.

La vibrante chitarra degli Après La Classe, l’abruzzese Alex Ricci esce con il suo nuovo singolo “Quello che voglio”, progetto frutto della collaborazione di importanti professionisti del panorama musicale italiano, che arriva ad anticipa l’uscita dell’album. Il brano nasce nella provincia abruzzese per poi volare a nord: viene confezionato a Milano da Raffaele Littorio (”Rufio”) che ne ha curato la produzione trovando una combinazione perfetta fra i suoni analogici vintage e quelli elettronici del nostro tempo. Il mixaggio di Simone Bertolotti (Elisa, Pausini, Mengoni) ha dotato la canzone di un sound caldo e “radiofonico”. Il lavoro autoprodotto, parla dei sentimenti di un giovane ragazzo, di un amore finito che rappresenta il punto di partenza per una crescita personale. Un racconto di vita, nel quale è facile immedesimarsi e che non lascia il passo alle vene nichiliste ma abbraccia quelle del riscatto, arrivando ad essere un omaggio alla vita e alle energie positive. Sentimenti ben sottolineati dalla musica fresca e ritmata, che parte dalle sonorità pop, passa per quelle soul e approda a quelle elettroniche.