Dal 3 agosto al 7 settembre 2019 l’antica “Carbium” si immerge a 360° nella cultura con la IV edizione di “Calvi Festival”. Con arte, cinema, teatro, danza, musica, tradizione e folklore. In primo piano, artisti di caratura internazionale si esibiranno nella suggestiva sommità del monte San Pancrazio, tra questi, Nicola Piovani, Maria Rosaria Omaggio, Ricky Bonavita, Edoardo Siravo, Antonio Salines, Francesca Bianco e Carlo Emilio Lerici.

Sotto la direzione artistica del compositore, musicista e regista Francesco Verdinelli è alle porte un grandioso palinsesto culturale che si svolgerà in piazza Mazzini, presso il teatro e giardino del Monastero delle Orsoline, nella sala consiliare, ai Campi sportivi e per le vie del paese.

Anche questanno Calvi Festival offrirà una kermesse con grandi eventi e grandi artisti che animerà l’estate calvese”, afferma il direttore artistico Francesco Verdinelli. “Calvi dellUmbria è un’oasi di paceche, da sempre, ha dedicato grande attenzione alla cultura nelle forme più diverse. Il Festival è decisamente cresciuto di importanza nel panorama nazionale e ci darà ancorauna volta loccasione di mettere in luce questo splendido paese con le sue bellezze storiche e paesaggistiche, le sue tradizioni, la sua accoglienza, la sua alta qualità di vita.

La nostra attenzione è rivolta al pubblico, ai turisti come agli abitanti di Calvi, attraverso una vasta ed accurata programmazione, mantenendo l’ingresso gratuito a tutti gli spettacoli per una maggiore fruibilità. Calvi Festival è un appuntamento importante che conferma la volontà dellAmministrazione Comunale, unitamente alle varie associazioni che vi collaborano e che ringrazio,di sostenere la cultura unita alla promozione del territorio e del turismo di qualità”.

Le quinte della manifestazione si apriranno sabato 3 agosto con l’inaugurazione di Spazio Arte Vetrina 2019, laboratorio di sculture di grandi dimensioni fondato da Giovanna De Sanctis Ricciardone nel 1992. Di seguito, a dare il bevenuto al festival, per Calvi Danza un estratto del surreale spettacolo Dies Festi, della Compagnia Excursus/PinDoc, diretta dal grandioso coreografo Ricky Bonavita.

Domenica 4 agosto, alle 21.00 per Calvi Teatro, sarà la volta Donne, eroine e madonne di Maria Rosaria Omaggio in un viaggio nell’universo femminile, tra recital e musica fra le più belle pagine del teatro, della letteratura e della storia. Verrà accompagnata dal polistrumentista Oscar Bonelli.

Martedì 12 e mercoledì 13 agosto, per Calvi Teatro, nel giardino del Monastero delle Orsoline (ingresso da piazzetta dei Martiri) alle ore 18.30, la Compagnia del laboratorio di Calvi dell’Umbria diretta da Benedetta Buccellato presenta Il Ventagliodi Carlo Goldoni.

Da non perdere, ancora, sabato 17 agosto alle ore 21.15, in piazza Mazzini, un’eccezionale serata, una Leçon-concert: La Musica è pericolosa, con il maestro Nicola Piovani.  Attraverso una specie di racconto autobiografico il grande artista condividerà con il pubblico, ricordi, aneddoti ed emozioni di oltre 40 anni di carriera.

Saranno invece, Edoardo Siravo e Antonio Salines, domenica 18 agosto, a conquistare piazza Mazzini con lo spettacolo teatrale “Doctor Faustus”, di Marlowe, con Francesca Bianco, Fabrizio Bordignon, Gabriella Casali, Giuseppe Cattani, Germano Rubbi, Roberto Tesconi, Anna Paola Vellaccio. Regia di Carlo Emilio Lerici.

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Calvi dell’Umbria, territorio e curiosità

La cittadina di Calvi, costruita sulla roccia calcarea che si eleva dalle pendici boschive del monte San Pancrazio, non a caso, veniva chiamata anche “Via degli scogli” o “la porta felice dell’Umbria”. 401 m sopra al livello del mare, si affaccia su un verde scenario collinare prosperoso di viti ed ulivi. Sulla sommità del monte San Pancrazio sono ancora visibili i resti di un centro di culto, risalente al VI secolo, che fanno pensare a plausibili insediamenti. Nonostante ciò la cittadina si sviluppò come centro urbano solo in epoca altomedievale.

Calvi dopo aver subito la dominazione dell’Abbazia di Farfa, degli Orsini, e ancora degli Anguillara, divenne un libero Comune dello Stato della Chiesa. L’appartenenza della cittadina alla regione Umbria venne resa tale solamente sotto Leone XII (1823-1829) che sancì il passaggio dalla giurisdizione della Sabina a quella della Diocesi di Narni.

Tra vicoli, volte, resti di mura e torri, si dirama il piccolo pittoresco borgo. Non è solo la storia, o la posizione panoramica o, ancora, l’architettura che rende affascinante questo paesino di circa 1000 abitanti, ma è anche l’arte che ospita. Dal 1982, ogni anno, pittori nazionali e internazionali, arrivano a Calvi per dipingere le antiche case con raffigurazioni a tema natalità, trasformandola in una galleria d’arte a cielo aperto. Uno spettacolo emozionante, che contribuisce, insieme all’aria pulita che si respira, a far innamorare turisti e visitatori.