Perugia, 23 settembre 1904. La giuria della Terza Esposizione Campionaria Nazionale, che si teneva al Teatro Turreno, esamina le “deliziose trine” della scuola di Elena Guglielmi di Isola Maggiore e, avendole trovate di “esecuzione perfetta”, assegna loro il punteggio massimo di 10/10: gran premio e medaglia d’oro. La preziosa informazione spunta inedita dall’archivio della famiglia Guglielmi per arricchire il Museo del Merletto dell’isola. L’ente GAL Trasimeno Orvietano sposa la ricerca storica e la notizia si trasforma in un’integrazione che verrà presentata il 28 settembre a Isola Maggiore.
di Michela Nucciarelli

La storia comincia dalla villa Guglielmi, il castello incantato dell’isola dove la nobile famiglia di marchesi villeggiava ospitando dame e cavalieri della più alta aristocrazia. Quel mondo da favola vive ancora nelle epistole che le nobili signore inviavano a Isabella Guglielmi per ringraziarla dell’ospitalità regale che veniva riservata a tutti coloro che soggiornavano nella “dimora leggendaria”.
Nei primi anni del Novecento, la magia del castello si diffonde sull’isola. Elena Guglielmi apre una scuola di merletto per le mogli e le figlie dei pescatori. La marchesina Elena e la madre Isabella si adoperavano instancabilmente per portare sulle ali del commercio i pizzi d’Irlanda, un tesoro artistico antico che procurava un guadagno sicuro alle isolane. Le donne di Isola Maggiore conquistavano in questo modo l’indipendenza economica, il primo passo da compiere verso il possesso dei diritti civili.
Il prezioso scrigno si apre e l’archivio Guglielmi diventa oggetto di una ricerca attualmente in corso. La corrispondenza della nobile famiglia offre importanti spunti per ricostruire la storia del pizzo d’Irlanda, preziosa eredità artistica che, da oltre cent’anni, scorre impalpabile tra le abili dita delle donne isolane, capaci ancora di creare le “deliziose trine” che meritarono il grande successo alla Mostra Campionaria.

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