In programma per il prossimo 29 settembre, la Giornata nazionale del veicolo storico 2019, fortemente voluta dall’ASI, presentata nella sala stampa di Montecitorio a Roma e promossa su tutto il territorio italiano con la contestuale apertura di oltre 100 musei e collezioni a tema, lungo tutto la penisola.

Nessun pari per il patrimonio culturale e tecnico del motorismo storico italiano che si vuole sempre più tutelato, divulgato, promosso, sviluppato, salvaguardato e difeso al pari di un tesoro di grande valore.

L’ASI, Automotoclub Storico Italiano, attivo dal 1966, con questa Giornata Nazionale mobilita gli appassionati di tutto il paese creando numerose opportunità culturali, sociali e di intrattenimento rivolte a tutto il pubblico, in modo particolare ai giovani che avranno il compito e l’onere di continuare a tutelare e conservare il patrimonio storico e culturale del proprio paese.

Per questo sono stati coinvolti i 300 club federati ASI che, ovunque in Italia, organizzeranno convegni, raduni, esposizioni, mostre tematiche per raccontare la storia del motorismo storico e tramandare passione e cultura. Sarà un immenso “museo diffuso” fruibile a tutti e occasione imperdibile per promuovere la cultura della memoria storica, anche e, a partire dal settore motoristico.

Attiva dal 2018, quest’anno coinvolge anche il CAMAS (Club Auto e Moto Antichi Sanniti) di Piedimonte Matese, recentemente federato che con piacere- riferisce il presidente Mauro Martinoha accettato di valorizzare la memoria ed il territorio aderendo all’iniziativa ed organizzando nella propria città una mostra con esposizione di macchine agricole oltre a un convegno a tema sul valore attuale della memoria.

Sarà coinvolto il polo scolastico dell’ISISS, tra cui l’Istituto Agrario con il Dirigente, prof. Nicolino Lombardi, ed appassionati del settore. Al prof. Gianfrancesco D’Andrea, presidente dell’associazione culturale Byblos, il compito di partire dall’esperienza associativa per raccontare i luoghi, tornarvi, viverli per offrire ritagli di memoria capaci di divenire radici per la propria storia. Seguirà intervento del dott. Giovan Giuseppe Caracciolo, storico appassionato di trasporti, che saprà guidarci nella storia della ferrovia locale e nei trasporti che hanno consentito di collegare i comuni altomatesini tra di loro e con altre città, con particolare riferimento agli Anni ‘50. Gli interventi, moderati dalla dott.ssa Annamaria La Penna, si inseriranno all’interno dell’esposizione e concluderanno con la rievocazione storica della trebbiatura del grano, rigorosamente con “attualissimi e funzionanti” mezzi d’epoca.