Esiste un avamposto sulla Terra prima della fine del mondo: si chiama Global Seed Vault (GSV), si trova nell’arcipelago Isole Svalbard a 1.300 chilometri dal Polo Nord. Si tratta del più grande deposito di semi del mondo e potrebbe essere l’ultima risorsa dell’umanità in caso di una crisi alimentare globale. Il collettivo musicale dei Deproducers, coadiuvato dal neurologo vegetale Stefano Mancuso e Aboca, rende omaggio a questa ‘Arca di Noè della biodiversità’ con una performance che è oggi anche un video musicale: https://www.youtube.com/watch?v=4nZCra3WjNA&feature=youtu.be

Ci sono numerose banche dei semi a livello internazionale, ma il GSV può considerarsi la cassaforte di tutte le banche, utilizzabile nel caso in cui la riserva genetica vegetale di un Paese venisse a mancare. Come è avvenuto nel 2016 quando la Siria ha fatto la prima richiesta di prelievo di alcuni semi per poter ripristinare le riserve distrutte durante la guerra civile.

Per raggiungere le Isole Svalbard e suonare davanti al Global Seed Vault il collettivo artistico formato da Vittorio Cosma (ex PFM e collaboratore da sempre di Elio e le Storie Tese), Riccardo Sinigallia (musicista, autore e produttore in passato, tra gli altri, del cantautore Niccolò Fabi e dei Tiromancino), Gianni Maroccolo (musicista e membro fondatore dei Litfiba) e Max Casacci (chitarrista, produttore e fondatore dei Subsonica), insieme al Prof. Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, tra i massimi ricercatori botanici internazionali, e Aboca sono partiti a metà ottobre e sono rimasti in loco una settimana.

Accompagnati da un vento gelido e dal respiro del GSV, i Deproducers hanno dato vita a una celebrazione sonora di questo luogo costruito per il bene dell’umanità. “Siamo venuti in prossimità del Polo Nord per guardare da vicino ciò di cui abbiamo parlato per mesi, quando con Stefano Mancuso e Aboca eravamo impegnati nella realizzazione del progetto Botanica, il cui album è stato prodotto e pubblicato da Ala Bianca e distribuito da Warner. “Siamo convinti che uno dei compiti dell’arte sia quello di accendere un riflettore su azioni positive. Il Global Seed Vault è infatti un luogo sconosciuto ai più ma fondamentale per la sopravvivenza della vita sul pianeta” raccontano i DeProducers.

Il video, realizzato da Possibile Film, presenta l’inedito acustico – frutto di una personale, ma collettiva al tempo stesso, improvvisazione –  dei quattro musicisti italiani che omaggiano il Global Seed Vault.Il tutto si svolge nel piccolo spiazzo antistante il caveaux, con la lama dell’edificio come elemento scenografico e la montagna come sfondo.

“E’ stata un’occasione unica” continuano i Deproducers “abbiamo suonato semplicemente quello che è uscito dai nostri strumenti ghiacciati e collegati a piccoli amplificatori a pile. Siamo partiti da una tonalità, il Re. Il resto, che potete ascoltare e guardare in questo video, è puramente il nostro riconoscente ensemble davanti al Global Seed Vault in un giorno di Ottobre.”

Ad accompagnare i DeProducers in questo straordinario viaggio, il Prof. Stefano Mancuso, autore del libro Botanica edito da Aboca Edizioni e l’azienda Aboca, riferimento internazionale nella ricerca sui complessi molecolari vegetali per la salute delle persone nel rispetto dell’ecosistema. “Per Aboca tutelare la sorgente vegetale significa garantire la fonte da cui si generano oggi, e si genereranno domani, quelle sostanze ad azione terapeutica per la cura dell’uomo e per il suo benessere” afferma Massimo Mercati, direttore generale di Aboca.

L’album Botanica è stato prodotto e pubblicato da Ala Bianca, distribuito da Warner. Botanica è un progetto dei DeProducers, Stefano Mancuso e Aboca.

APPROFONDIMENTI

IL GLOBAL SEED VAULT

Il grande botanico russo Nikolaj Valivov è colui al quale dobbiamo l’idea della conservazione dei semi come baluardo contro catastrofi e carestie. E’ lui il progenitore del Global Seed Vault. Il botanico, nel periodo che intercorse tra la Rivoluzione d’Ottobre nel 1917 e la sua morte nel 1943 avvenuta per mano di Stalin, raccolse una enorme collezione costituita da più di 50.000 varietà di piante selvatiche e da 31.000 campioni di grano che custodì in un enorme bunker sotto la città di San Pietroburgo. La Russia era in quegli anni un paese caratterizzato da una agricoltura molto arretrata e le devastazioni avvenute nel corso della prima guerra mondiale rendevano urgente sopperire alle esigenze alimentari. In questo contesto operò Vavilov, il quale riuscì a costituire nuove varietà di frumento che avrebbero dato alla Russia un importante contributo per l’aumento delle produzioni cerealicole. Di fatto Valivov aveva creato la prima banca mondiale dei semi. Non fosse stato per la sua visione oggi non avremmo più nessun esemplare dei progenitori di moltissime piante coltivate.

DIETRO LE QUINTE, A DUE PASSI DAL CIRCOLO POLARE ARTICO

L’arcipelago artico delle Svalbard è posizionato a metà strada tra Norvegia e Polo Nord (coordinate:78°13′00″N 15°33′00″E). Il terreno qui è permafrost, ovvero la terra ghiacciata e impermeabile che caratterizza i luoghi artici. La luce durante l’arco della giornata ad Ottobre, ovvero nel mese in cui i Deporducers, Stefano Mancuso, lo staff di Aboca e il regista si trovavano alle Svalbard, era limitata a circa 6 ore, di cui solo 4 pienamente utilizzabili. Il team ha alloggiato nella cittadina di Longbyaren, caratterizzata da piccole casette colorate sulle palafitte, un luogo che una volta era popolato da minatori. Strade deserte, grandi orizzonti e una stazione radio con antenne giganti descrivono il profilo di questo luogo senza tempo. Le Svalbard sono state deputate luogo perfetto per una banca di semi globali per vari motivi, tra i quali il fatto che la temperatura del permafrost non sale mai sopra i – 3,5° e che esiste un trattato che proibisce su queste isole l’insediamento di un certo numero di attività potenzialmente pericolose come i basi navali.

IL PROGETTO BOTANICA

Botanica è il progetto che unisce musica e scienza ideato dai Deproducers, collettivo musicale formato da Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci, con il Prof. Stefano Mancuso e l’azienda Aboca, qui in veste di co-produttore e co-ideatore dell’opera. Il progetto è una sorta di racconto che vive di musica e di parole e descrive le caratteristiche dello straordinario mondo vegetale ad un pubblico ampio, in modo semplice e approfondito. Il progetto è anche:

• un album: 11 tracce musicali che delineano un percorso circolare dove la perfezione del mondo vegetale invita l’ascoltatore a rinnovare la propria prospettiva: non piante ma esseri intelligenti dotati di sensi per respirare, cresce prosperare e persino dialogare.

• un libro: ideale completamento testuale dello spettacolo Botanica, con un racconto si svolge tra passato e futuro, tra storia e attualità con la forza di una grande narrazione.