Serata di musica e premiazioni sabato 23 maggio a Perugia. Nel corso dell’evento Salotto della cultura…a proposito di capitali la consegna del Baiocco d’argento a Giuseppe Pelicci, Franco Venanti, Loretta Cellini, Luca Santanicchia e Tullio del Sette
Sensazionale serata al Teatro del Pavone di Perugia sabato 23 maggio. Di scena l’evento-spettacolo dal titolo “Salotto della cultura…a proposito di capitali” per celebrare Perugia capitale italiana della cultura 2015. Organizzata dal Rotary Club e patrocinata dal Comune di Perugia, la serata si è conclusa con l’assegnazione del Baiocco d’argento destinato agli ospiti di origini umbre che si sono distinti nel campo artistico, scientifico e culturale che hanno assistito comodamente seduti in un salotto del ‘700, allestito sul palcoscenico accanto alla prestigiosa orchestra d’archi (venti maestri) meravigliosamente diretta dal maestro Stefano Zavattoni. Ideato dal dottor Enrico Giuliano Pini, che ha dato il via allo spettacolo indicando le motivazioni della kermesse insieme al maestro Stefano Zavattoni, l’evento è stato presentato dall’attore Michele Nani che ha letto alcune poesie della poetessa Loretta Cellini. Una velata commozione è scesa in sala al momento della lettura dei versi della poetessa Brunella Bruschi, recentemente scomparsa. Premiati in virtù dei loro grandi meriti e come figli della terra d’Umbria: il prof. Pier Giuseppe Pelicci, direttore di ricerca dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano; il maestro Franco Venanti, eminentissima figura del mondo dell’arte, di cui è simbolo e garante; la poetessa Loretta Cellini, penna dei meravigliosi e raffinati percorsi della mente e dell’animo; il pittore e scultore Luca Santanicchia, giovane e nobile erede dei grandi maestri dell’arte. E’ stato inoltre premiato il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, umbro di Bevagna, per i meriti elevati che lo hanno condotto a ricoprire un così alto incarico. Premio ritirato per suo conto dal ten. colonnello Pierugo Todini, comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Perugia. Hanno consegnato i premi il dr. Alfredo Gallina, presidente del Rotary club di Perugia, e l’assessore del Comune di Perugia Diego Wague.
Il professor Pier Giuseppe Pelicci, umbro di Gubbio, grande ricercatore nel campo medico ai più alti livelli mondiali nel ruolo di direttore di ricerca dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano, successore del grande Umberto Veronesi, è stato prestigioso ospite del salotto del ‘700 presente in scena ed ha riferito brevemente dei suoi trascorsi perugini di giovane medico e ricercatore e dell’attuale suo impegno. Ha catalizzato l’attenzione dei presenti nel sostenere che tanto il cancro quanto le malattie dell’invecchiamento sono curabili e si possono prevenire intervenendo sui nostri geni con opportuni trattamenti, destando sorpresa ed attenzione quando ha riferito che il cibo potrà assumere un ruolo terapeutico. L’attore perugino Michele Nani, 40enne con trascorsi importanti nelle grandi compagnie teatrali di Strheler, Ronconi e Proietti, diplomatosi al Piccolo Teatro di Milano ed attualmente impegnato in teatro, cinema e televisione, ha condotto magistralmente la serata destando grande ammirazione durante la recitazione del monologo dall’Amleto di Shakespeare. Particolarmente dotato per la sua ispirazione recitativa, ha dato l’impressione di essere sulle tracce del grandissimo attore del passato Vittorio Gasmann. Un personaggio di primissimo piano nel panorama nazionale della recitazione, grande professionista e con prospettive entusiasmanti. Altro applauditissimo protagonista è stato il maestro Stefano Zavattoni, musicista umbro di Rivotorto di Assisi. Di consolidata esperienza e di rango molto elevato anche nel panorama mondiale, in numerose circostanze Zavattoni è stato arrangiatore delle orchestre RAI, più volte ospite esecutore presso l’ambasciata americana a Roma per celebrare negli anni l’Independence Day, già vincitore nel 2002 del premio Barzizza come migliore arrangiatore premiato da Ennio Moricone, è stato il vero mattatore dello spettacolo quando ha diretto un’orchestra d’archi composta da venti maestri in più esecuzioni di brani di Mozart, Dvorak, Vivaldi, Gershwin, accompagnandosi al pianoforte ed al clavicembalo e giovandosi del solista Mauro Mela alla chitarra classica. Infine proponendo in prima esecuzione assoluta la romanza “Presto gioia in Assisi” per pianoforte ed orchestra d’archi composta da Enrico Giuliano Pini e dallo stesso maestro Zavattoni arrangiata, elaborata e diretta.