La città delle Gaite farà da scenario all’intensa settimana di eventi del festival tra Opera, musica classica e un tocco gipsy per la Notte delle Stelle
Un fine settimana all’insegna dei grandi nomi internazionale, il prossimo (7-9 agosto), a Bevagna, per il Festival Federico Cesi Musica Urbis, la rassegna di musica classica promossa dall’Associazione culturale musicale Fabrica Harmonica. Giunta alla sua VIII edizione, la kermesse vedrà in scena, al Teatro Torti, venerdì 7 agosto alle 21.30 al Teatro Torti di Bevagna Dan Styffe, primo contrabbasso della “Oslo Philharmonic orchestra”, Thierry Barbè, primo contrabbasso “dellOpéra national de Paris”, Giuseppe Ettorre, primo contrabbasso “dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano” e Gabriele Ragghianti, main professor al “Royal college di Londra”. Il giorno seguente, la platea del teatro della città delle Gaite potrà assistere ad un tributo al cinema, una delle invenzioni del Novecento e main theme della manifestazione in questo 2015, durante cui verranno sonorizzati dal vivo due cult movie del muto di Charlie Chaplin e Buster Keaton. Domenica 9 agosto, alle 21.30, avrà luogo la conclusione della sezione dedicata alla grande produzione orchestrale con il pianista Bruno Canino accompagnato dall’Orchestra di Fiati Città di Bevagna, nello spettacolo “American Moods”.
Ma il festival non si ferma e, dopo il weekend pieno, prosegue lunedì 10 agosto, e promuove, in Piazza Silvestri, in collaborazione con “Calici di Stelle”, l’esibizione del gruppo “Radical Gipsy Trio”. Martedì 11 agosto, di nuovo al Teatro Torti, alle ore 21.30, sarà la volta del concerto “Galà lirico: i più bei duetti d’opera” che vedrà il soprano Maria Dragoni e il tenore Roberto Cresca impegnati con le musiche di Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, accompagnati al pianoforte da Jongrey Kwag. Ultimo appuntamento, prima dell’ouverture della settimana della chitarra (13-18 agosto), mercoledì 12 agosto, alle ore 21.30, con il concerto di Roberto Cappello che eseguirà al pianoforte musiche di Liszt e Gershwin, in omaggio al Novecento.