Artisti provenienti da tutta Italia in arrivo nella città serafica per condividere con grandi e piccini l’amore per la lettura e per i libri durante la prima edizione del festival di narrazione itinerante BiRBA chi legge

di F.C.

Narrazione protagonista della prima edizione di “Birba chi legge – Assisi fa storie”, festival dedicato a bambini e ragazzi (e non solo) in scena ad Assisi dal 24 al 27 maggio. La quattro giorni, promossa dall’associazione culturale BiRBA in collaborazione con il Comune di Assisi, invaderà i luoghi suggestivi della città serafica – dai vicoli alle piazze, dal Bosco di San Francesco alle sale del palazzo Comunale, passando per il Foro romano fino al Campanile della Cattedrale e quant’altro – con una serie di eventi tra spettacoli, laboratori (in italiano e in inglese), letture animate e itineranti, e giochi all’aria aperta. Fil rouge della manifestazione sarà “Un passo Avanti!”, inteso come il progredire dell’importanza delle storie e l’amore per i libri nella vita quotidiana di ognuno di noi, senza limite di età, ma con un occhio speciale rivolto alle giovani generazioni. Non solo letture ad alta voce, ma largo spazio sarà dato agli spettacoli teatrali con mattinée riservate alle scuole e serali aperti al pubblico tra il teatro Metastasio e il Piccolo Teatro degli Instabili, a workshop, alle ninna nanne della buonanotte e alle visite guidate (ludico-didattiche) volte a riscoprire le bellezze del territorio.

Tutti a teatro Si inizia giovedì 24 maggio con il Teatro dell’Orsa che porta in scena “A ritrovar le storie” (teatro Metastasio ore 21) che ci porterà nel paese di Tarot dove le parole si sono rimpicciolite, le storie si sono accorciate, le bocche sono mute. Ma un giorno arriva, da molto lontano, un Saltimbanco; ha con sé l’ascolto e un carretto bislacco, capace di riaccendere memorie. La prima parola è bicicletta, una parola bella, rotonda, che sa come mettere in moto pensieri arrugginiti e un primo ricordo comincia a riaffiorare. Ma a Tarot non sono solo le parole a risvegliarsi, ci sono storie antiche che, vivificate da memorie vissute, divengono incandescenza interminabile di vita. Lo scricchiolio di foglie e le onde del mare chiamano domande e aprono sentieri di fiaba. I racconti s’intrecciano, i ceri nel buio si accendono e si spengono a raccontare del mondo di qui e di là. Si ride delle paure superate, del nostro inciampare goffo nella vita e degli sciocchi che a volte acchiappano la fortuna per la coda. Si trattiene il fiato nell’oscurità del mare, fino a riemergere nello stupore della vita che è tonda e sempre ricomincia come le storie che camminano sempre.  Le storie sono vere e quello che sembra una fine torna ad essere un inizio. Venerdì 25 maggio sarà la volta di “Il colore Rosa” (teatro Metastasio ore 21), spettacolo di danza-teatro per ragazzi in collaborazione con la rassegna Umbria in Danza – Fondazione Teatro Stabile dell’Umbria, in cui attraverso la metafora del colore si vuole parlare della ricerca della propria identità, un percorso lunghissimo che comincia assai presto e passa attraverso la trasformazione e l’accettazione di desideri a volte contraddittori. Invece alle bambine si continuano a proporre scarpette, borsette, camerette, tutto immancabilmente rosa spesso di una sola tonalità, artificiale e zuccherosa. Ma chi l’ha detto che il rosa è “da femmine” e il celeste “da maschi”? Il cielo è maschio o femmina? l’acqua è maschio o femmina? e le montagne? il temporale, le stelle, gli alberi? Il rosa (oltre ad essere stato storicamente anche un colore maschile) è invece, come il femminile e come l’essere più in generale, un colore ricco di sfumature difficili da imitare o da riprodurre: perché ogni rosa è unico e ognuno può essere rosa a modo suo. Protagonisti di questo spettacolo sono quattro personaggi: tre diversi Rosa e Sua Emittenza Rosa, un’antenna attraverso la quale connettersi a una sapienza fuori dal tempo in cui gli opposti si conciliano. Attraverso una scrittura coreografica globale (danza, gesto, voce) il colore rosa Gioca quindi con gli stereotipi di genere e parla in modo ironico, evocativo e affettuoso del cammino difficile per riconoscersi nella propria diversità, nella possibilità di cambiare e trasformarsi. Doppio appuntamento sabato 26 maggio. Al Parco Regina Margherita (ore 21) prenderà il via “l’Mnatura”, esplorazione notturna a cura di Teatro Delle Briciole in compagnia di una hostess atipica che, armata di torcia e microfono, svelerà la presenza di creature fantastiche, alla scoperta dei loro pensieri. Ecco allora le stazioni di un viaggio misterioso verso possibili evoluzioni: animali silvestri, una vecchina-topo che tesse baffi di pesce gatto, decine di “lumacoscidi” e, per i più coraggiosi, la tana del “nero-lupo”, figure immaginarie intorno alle quali Emanuela Dall’aglio ha creato nuove biografie. Il teatro Metastasio (sempre ore 21) ospiterà invece lo spettacolo “Il piccolo Principe e l’Aviatore”, la storia più semplice e allo stesso tempo più intensa che tutti noi abbiamo letto. Una storia per ragazzi, ma soprattutto per gli adulti che non si sono mai dimenticati completamente di essere stati bambini. L’allestimento di Officine della Cultura, che sancisce il debutto come regista dell’attrice Amanda Sandrelli, vede in scena un narratore/aviatore (Samuele Boncompagni), accompagnato da una piccola orchestra a cui è affidato non solo il compito di sottolineare con atmosfere musicali i vari passaggi della storia, ma anche quello di raccontarne delle parti importanti attraverso nove canzoni. Il tutto è impreziosito dalla videoproiezione delle illustrazioni disegnate da Alvalenti, affermato grafico, illustratore e umorista senese e dagli elementi scenografici di Lucia Baricci. Un racconto, un concerto, un intreccio tra musica, narrazione e immagini, ma anche un gioco in cui tutti saranno invitati a ricordare, raccontare, disegnare: una pecora, un serpente, una stella.

L’associazione BiRBA, inoltre, da anni ormai scesa in campo per realizzare il proprio sogno di costituire biblioteche in ogni scuola per diffondere sempre più l’amore per la lettura tra bambini e ragazzi, indipendentemente dalle loro possibilità, ha indetto all’interno del festival un concorso nazionale per premiare il progetto di realizzazione di una nuova biblioteca scolastica gestita da volontari più meritevole di supporto e sostegno. Al progetto vincitore sarà assegnato un buono in libri di 1000 euro e la consulenza gratuita dell’associazione. Su tutti i progetti pervenuti da ogni parte d’Italia, il premio andrà ad arricchire la nuova biblioteca dell’Istituito comprensivo Pirandello a Santa Maria dell’Arzilla in provincia di Pesaro Urbino. Una frazione di trecento abitanti che potrà ritrovarsi intorno al focolare delle storie grazie all’intraprendenza e alla passione per i libri dei suoi abitanti e all’aiuto di BiRBA. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 27 maggio alle ore 12.30 presso la sala degli Emblemi in piazza del Comune.

Il programma dettagliato sul sito ufficiale BiRBA chi legge.