Le ultime novità musicali dei giovani talenti italiani emergenti tra progetti in uscita e brani in rotazione radiofonica. Il 18 gennaio arriva anche il singolo della band umbra dal sound folk rock gypsy Tarantola
di Francesca Cecchini
Dopo l’ep d’esordio “Luna3” e il tour di due anni che li ha visti condividere il palco con artisti del calibro di Verdena, Bud Spencer Blues Explosion, Daniele Celona, Omar Pedrini, Linea77, Tre Allegri Ragazzi Morti, Frah Quintale, la band fermana LaSondaè tornata a inizio gennaio con un nuovo singolo intitolato “32 dicembre”, accompagnato da un videoclip realizzato dai registi Matteo Ferri e Jacopo Orsolini.
“Una normale storia d’amore – spiega il regista del video Matteo Ferri – raccontata attraverso le mani. I gesti quotidiani, quelli che diamo per scontati e dei quali non ci accorgiamo nemmeno sono, in realtà, gli strumenti con i quali costruiamo i nostri legami con gli altri e con il mondo. Movimenti che possono creare o distruggere e che, in ogni caso, ci fanno sentire vivi”.
Con questo ritorno, con questo brano, la giovane rock-band fermana, ci tiene a dire qualcosa non solo ai propri fans, ma soprattutto a loro stessi: “Fare qualcosa di bello. La prerogativa di ogni fottuta forma di vita. Per noi è stato questo. Fare qualcosa di bello. Non direttamente per voi, ma soprattutto per noi. Il silenzio è spesso causato da un’assenza di pensieri emotivamente instabili, o da un sovraffollamento di essi. Per noi è stata la seconda. Ed oggi siamo qui per dirvi che noi ci siamo sempre stati. In silenzio, si, ma sempre qui e sempre a fare ciò che più ci rende umani vivi. Quando si fa ciò che si ama, il tempo assume una forma che non è quantificabile. Ci siamo presi cura di noi stessi. Ci siamo odiati nei momenti più bui, e ci siamo aiutati nei momenti ancora più bui. Spesso ci hanno chiesto il perché di questo nome così strambo e così facile da avvicinare a qualcosa che spiacevolmente finisce in un “buco nero”. Perché forse è così che deve essere, ogni tanto un giro nel proprio “buco nero” bisogna farlo. Solo per rendersi conto di quali siano le cose importanti. Per noi questa canzone è un inno. Un inno alle cose belle, che non sarebbero così belle se non ci fossero quelle brutte. Abbiate cura di voi”. (foto di Denise Esposito)
È in rotazione radiofonica “Bellissimo”, nuovo singolo della rock band piacentina Blugrana. Marcello Mautone, Matteo Cavanna, Biagio Siero e Marco Marzaroli dopo “Ora sei… cosa sei?”, primo singolo pubblicato ad ottobre, tornano infatti con una ballad rock delicata e potente che racconta di quanto spesso le persone si buttano via, schiacciate da una vita difficile e frenetica, cercando nell’autoesilio la soluzione ai problemi ed accorgendosi, soffrendo, che non ci si salva mai da soli: a volte basta solo alzare lo sguardo e vedere una mano tesa, pronta ad aiutare. Il brano, composto e arrangiato da Mautone e Cavanna, rispettivamente voce e chitarra dei Blugrana, è stato scritto dallo stesso Marcello sotto un’ispirazione particolare, dettata da un sogno che lo ha visto protagonista insieme a Lucio Dalla: per la band “Bellissimo” è un tributo al cantautore bolognese.
“Il dolore del vissuto esilia il cuore nel triste grigiore, prigione dell’indifferenza, e l’uomo continua a vivere senza di esso, dimenticando di averne uno… Sarebbe questa l’eterna condanna alla solitudine: tutto quanto di bello ci circonda non può che appartenere solo agli altri – raccontano i Blugrana – ma il miracolo della vita riesce di nuovo a compiersi in tutta la sua bellezza: trovare le forze di riprendere quel cuore che ci appartiene e, benchè masticato da chi non ne ha meritato l’amore, donarlo a chi è davanti a noi per salvarci. Vivere al buio abitua gli occhi a rimanere chiusi ma il primo raggio di sole, doloroso allo sguardo, ridona la speranza a chi ha il coraggio di vivere con il proprio cuore nel taschino: tutto questo è… bellissimo”.
I Blugrana sono una rock band di Piacenza, all’attivo dal 2003. Marcello Mautone, cantante e chitarrista, coinvolse nel suo nuovo progetto musicale il batterista Biagio Siero: da questo binomio presero vita i futuri Blugrana. Nel 2004 la prima formazione della band incise un EP con il quale iniziò a farsi conoscere in concerto nella zona piacentina riscuotendo un buon successo grazie alla prorompente dinamica dei brani e il valore tecnico dei singoli. Dopo un paio di EP che hanno portato la band in concerto in molte location del nord Italia e ad aprire i concerti di importanti gruppi come Moltheni e Ministri, nel giugno del 2009 i Blugrana hanno inciso al Massive Arts Studio di Milano il loro primo album omonimo “Blugrana”, uscito a gennaio 2011. La promozione di questo album ha portato il gruppo ad esibirsi dal vivo in apertura di Subsonica e Bud Spencer Blues Explosion. Nel 2015 hanno avuto inizio i lavori per il nuovo album “Così lontano”: prodotto contaminato dalle diverse esperienze musicali e personali che i membri avevano nel frattempo vissuto ed uscito l’anno seguente. In seguito, la band ha visto l’arrivo di un nuovo chitarrista, Matteo Cavanna, e del bassista Marco Marzaroli, che hanno portato nuova verve alla band e uno stile personalissimo. Con questa nuova formazione i Blugrana hanno realizzato l’album di prossima uscita. (foto di Frantz Piva)
In uscita il 15 gennaio il primo album di Alex Cadili, cantautore genovese che ama raccontare quello in cui crede da sempre con la sua musica, “Tutto quello che non si può dire al telefono”. Prodotto da Roberto Drovandi e pubblicato da Twins104/Believe Digital, il lavoro artistico/musicale di Cadili pone l’accento su quei concetti semplici e basilari, che bisogna sempre affrontare occhi negli occhi in un momento particolare come questo, dove invece tutti dialogano quasi esclusivamente via chat. L’album è un concentrato di musica che arriva dritta al cuore di chi ascolta e che vuole contribuire ad alzare il volume del bene attraverso un mix azzeccatissimo di chitarre distorte, arrangiamenti raffinati e testi mai banali; un insieme impreziosito dalle prime due tracce che vedono la produzione artistica di Roberto Drovandi, storico bassista degli Stadio. Il risultato è un lavoro che non stanca mai e che fa scoprire sfumature nuove ogni volta che lo si ascolta. La tracklist: “Io e Te”, “Dentro al mio amore”, “Notte Chiara (Un sorriso in più)”, “Come un angelo”, “Ancora più noi”, “Canzone XK”, “L’amore vince sempre”, “Credo”.
Si chiama Tarantolala band umbra ma stabile a Londra e il 18 gennaio uscirà “Rogue Rouge Circus”, brano d’introduzione ad un ciclo di quattro uscite discografiche che verranno distribuite da The Sound Of Everything Records. I quattro brani, in due lingue (inglese e dialetto salentino), sono basati sul concetto del circo, usato come metafora della routine quotidiana, delle barriere che noi stessi costruiamo intorno a noi e dell’errata convinzione di non poter cambiare nulla nelle nostre vite. E “Rogue Rouge Circus” svela chi è il vero protagonista della storia che si svolgerà attraverso le quattro canzoni: “Tu”, chiamato a decidere del tuo stesso futuro e a ricordare che si è sempre in grado di cambiare la vita al meglio. Le tracce sono state registrate e prodotte da Paul Stanborough (Kylie Minogue, Robbie Williams, Kelis) a Londra. Una menzione importante è riservata a Julian Marshall e Yannis Iliopoulos, professionisti nel settore dell’industria musicale europea che sostenuto la band. Il nome Tarantola deriva dalla leggenda della “Pizzica Tarantata” (ovvero dal morso del ragno tarantola) ma musica del gruppo è un variegato mix di generi e stili diversi che si intrecciano ad altrettante culture diverse tra loro per formare qualcosa di unico. Tutto questo, insieme alle performance di artisti circensi, rende la musica e i nostri concerti di Tarantola un vero e proprio “viaggio intorno al mondo” volto a diffondere messaggi di pace, amore e speranza.
Uscirà il 25 gennaio “Correnti” LP di debutto di Tullia(AphroditeRecords Label), giovane cantautrice scledense formatasi come chitarrista e cantante presso l’Accademia Musicale e l’Istituto Musicale Veneto di Thiene. Tullia dimostra una notevole sensibilità rispetto alla sua giovane età, infatti realizza un album profondo, ricco di rimandi dal tenore letterario, cristallizzati da un’evidente struttura rock/folk/acustico anglosassone, ma resa più comunicativa grazie a testi in italiano mai banali, che riescono a disegnare personaggi e vicende coinvolgenti e vibranti. Il mondo di Tullia è fatto di giovani irrequieti come “Lola”, titolo del primo singolo estratto, uscito venerdì 25 gennaio sotto l’etichetta AphroditeRecords Label, con il suo videoclip che apre la porta ai racconti del disco. “Correnti” riesce a dare voce a un corollario di personaggi alla “Spoon River” che siamo abituati a vedere distrattamente tutti i giorni di fianco a noi, ma che diventano protagonisti della raffinata narrazione della cantautrice scledense. Musicalmente il disco si muove su sonorità che passano dalla classica ballata a brani più pop rock che strizzano l’occhio alle atmosfere itpop più colte; ballate piano e voce rimandano al De Gregori degli esordi. La voce della cantautrice è delicata, ma sorprendentemente matura nei passaggi più drammatici, dove il suo carattere emerge fortemente. Tullia è una moderna cantastorie che intreccia sentimenti universali con personaggi quotidiani e familiari,sempre intensamente emozionali; il suo storytelling coinvolge e cattura e questo esordio ha le premesse per diventare il primo capitolo di un interessante romanzo. Come cantautrice ha all’attivo un workshop al CET di Mogol nell’ambito del concorso nazionale Tour Music Fest. Ha collaborato con il dj e producer thienese Matteo Scapin, in arte MatthewS, vincitore degli MTV Digital Days 2015, lavorando a uno dei brani contenuti nel suo album “First”, uscito lo scorso giugno con l’etichetta INRI.
“Universale” il titolo del primo progetto discografico di Rosmy, già vincitrice del Premio Mia Martini “Nuove Proposte per l’Europa 2016, prodotto da Enrico “Kikko” Palmosi. Nell’album dieci tracce che raccontano storie ed emozioni che rappresentano il suo mondo di Rosmy, più precisamente, il suo “universo” artistico e personale. Con un perfetto mix di energia, passione e delicatezza che la contraddistingue, la cantautrice lucana canta l’amore in tutte le sue sfaccettature: la libertà, la solitudine, la consapevolezza. La tracklist: “Un istante di noi”, “Ho scelto di essere libera”, “Inutilmente”, “L’amore è rincorrersi”, “Addormentarsi insieme”, “Trema pure la città”, “Fammi credere all’eterno”, “Almeno non per sempre”, “Se mi sfiori” (omaggio a Mango e Mia Martini), BONUS TRACK “Ninna Nanna” feat. Renanera.
“Scrivo canzoni perché vivo e sono viva – racconta Rosmy – scrivere per me è un po’ come respirare: naturale e vitale. Tutte le cose e le persone che mi circondano ogni giorno in questo universo complicato ma affascinante, sono per me da sempre spunto, fonte di emozione, ispirazione per imparare cose nuove”.
Da venerdì 25 gennaio inizierà l’instore tour durante cui l’artista incontrerà i fan e si esibirà in un’inedita performance unplugged accompagnata dal chitarrista Renato Caruso e dal violoncellista Mattia Boschi. Le date finora annunciate: 25 gennaio ore 18.00 Mondadori Bookstore di Potenza, 26 gennaio ore 15.00 Galleria del Disco di Firenze, 27 gennaio ore 18.00 Mondadori Bookstore di Bologna, 30 gennaio ore 18.00 Discoteca Laziale di Roma.
Rosmy, nome d’arte di Rosamaria Tempone, è una cantautrice lucana, con un passato di cantante e attrice di teatro. Erede della Famiglia Trinchitella, musici e girovaghi di arpa e violino, che hanno portato a New York e Parigi la tradizione dell’arpa “Viggianese”, Rosmy ha sempre dato molta importanza al recupero di vecchie melodie tradizionali. È la vocalist del gruppo “The Music Family”, composto da lei e dai suoi fratelli. Inizia la sua carriera come cantautrice solista nel 2016. Proprio in quell’anno con “Un istante di noi”, prodotto da Enrico “Kikko” Palmosi si aggiudica il Premio Mia Martini “Nuove Proposte per l’Europa 2016” e il premio “Miglior brano radiofonico”. In questi anni si è distinta per il suo impegno nell’affrontare con la sua musica tematiche sociali, trattando temi importanti, come il bullismo, il “ghosting”, l’indifferenza della gente e la frenesia del mondo moderno. Con il suo ultimo singolo “Inutilmente”, uscito nell’estate del 2018 è stata finalista al Premio Lunezia. (foto di Tiziana Orru)