Al Napoli Pizza Village si respira profumo di Pizza. Ma non si respira soltanto! Dopo aver catturato l’olfatto con aromi più o meno noti, si viene catturati dalle mani che stendono la materia viva plasmandola alle proprie volontà, rendendola tonda, sottile, elastica, gradevole, perfetta. Poi arrivano gli ingredienti tipici, di stagione, freschi, rigorosamente di ottima qualità per comporre una pizza da campionato. La pizza con la quale ciascuno dei circa 200 concorrenti spera di vincere il 18esimo Trofeo Caputo, campionato distinto per categorie che accoglie pizzaioli da tutto il mondo.
di Annamaria La Penna
Nel frattempo, le mani esperte regolano il caldo forno a legna che si prepara ad accogliere il panetto e, al giusto punto di cottura, lo restituisce carico di aromi e profumi scatenando papille gustative che immediatamente si rizzano pronte, impugnano forchetta e coltello, legano il tovagliolo e scatenano “acquolina in bocca”. Siamo in tanti ma ogni volta il rituale è lo stesso sia per chi gareggia che per chi giudica.
Tre giorni per le oltre 300 pizze che partecipano al Campionato Mondiale del Pizzaiolo 2019 distinte in categorie: STG (Specialità Tradizionale Garantita), classica, contemporanea, di stagione, juniores, teglia, americana, senza glutine, fritta, metro/pala; e poi ancora premi per le categorie Rossopomodoro e Pizza Acrobatica. Oltre 40 giudici per degustarle tutte e decidere tenuto conto di gusto, cottura, lievitazione, fermentazione, presentazione, rispetto della categoria, armonia tra sapori, tipicità, qualità dei prodotti, tradizionalità ma anche innovazione, evoluzione e poesia dei sapori. Dopo grandi fatiche viene decretato il vincitore di ciascun ambito con una quasi esclusiva vittoria dei pizzaioli italiani che hanno dovuto faticare non poco per difendersi dagli stranieri sempre più bravi ed agguerriti. Ma il campione del mondo assoluto, quello della pizza napoletana STG a cui viene assegnato anche il Trofeo Caputo è Ciro Magnetti della Pizzeria Olio e Pomodoro DOC di Melito di Napoli che dedica il suo trionfo allo staff e alla sua famiglia, convinto che ogni successo sia sempre merito di tutto il gruppo.
Il quarto giorno, dedicato al Trofeo delle Nazioni, ha visto in gara ben 10 nazioni con tre preparazioni ciascuno: margherita, marinara e fantasia che, con le stesse modalità per gli 8 giudici coinvolti, ha posto sul podio il team del Taiwan seguito da quelli di Portogallo ed Italia. E poiché la pizza è amata in tutto il mondo, quale omaggio migliore per gli amici stranieri che dedicargli un premio nel giorno di San Gennaro, patrono di Napoli?
Questa è Napoli, il cuore dei napoletani per una pizza che si scioglie in bocca.
E in attesa del prossimo anno per la nuova edizione del Napoli Pizza Village, vi aspettiamo a Napoli numerosi per gustare la pizza che non è solo alimento ma simbolo e vita, povero e nobile allo stesso tempo, disco festoso lavorato a mano, profumato di prodotti della terra, frutto di fantasia dell’essere umano. Poesia ed essenza della felicità.