Il 17 aprile l’anteprima nazionale dell’ultima creazione di Simone Sandroni, direttore artistico della compagnia Déjà Donné, e di Giorgio Rossi co-direttore di Sosta Palmizi
La danza per esprimere emozioni e amore universale. Il Teatro Brecht ospita il 17 aprile alle ore 20.15 lo spettacolo Da Dove Nascono le Stelle, l’ultima creazione di Simone Sandroni direttore artistico della compagnia Déjà Donné e di Giorgio Rossi co-direttore di Sosta Palmizi. Forti di una passata esperienza artistica che aveva generato lo spettacolo Piume, presentato alla Biennale della Danza di Lione nel 1998 e di alcune performance ed improvvisazioni create insieme fra il 2013 e il 2014, i due artisti si riuniscono nuovamente per quest’occasione. Un’opportunità che si sono voluti donare nella ricerca di una storia che fosse realmente la loro: “una storia fatta di storie vere mai accadute, che abbiamo ricercato per tutta la vita e che continueremo a cercare avventurandoci sino al luogo da dove tutto nasce e Da Dove Nascono le Stelle”. Insieme, con le loro diversità del sentire, essere e manifestarsi nel tempo e nello spazio, i due coreografi, attraverso la danza, esprimono l’indicibile e le emozioni nella loro chiarezza e universalità, pur nella convinzione che “l’arte, al contrario delle droghe, delle ideologie e del concetto di eternità, è la più credibile di tutte le bugie”.
Un’idea nata idea dopo una serie di performance che i due coreografi hanno portato in scena insieme nel 2013 e 2014
“La storia di questo lavoro siamo noi – spiegano i coreografi – per via del percorso e del vissuto che abbiamo, e ogni volta che saliamo sul palco comunque diventiamo la storia stessa. L’essere insieme con le nostre diversità di sentire, essere e manifestarsi nel tempo e nello spazio, questa sarà la principale scintilla per creare. Attraverso la danza, che è la nostra passione e il nostro mestiere, riusciamo ad esprimere l’indicibile e le emozioni nella loro chiarezza e universalità. Siamo in un’età dove ogni virtuosismo è velleitario, tuttavia come due vecchi ulivi mostriamo tutto il nostro vissuto nelle radici nel tronco nei rami nelle foglie e i frutti succosi nascono sempre da fiori fragili teneri ed effimeri, come la prima volta”. Il desiderio dei due artisti è dunque quella di trasmettere la vita e di trasporla in emozione silenziosa e intensità, lasciando a chi guarda leggerezza, gioia e commozione. “Nel luogo dove niente è troppo piccolo o troppo grande, dove le bugie sostengono la verità e il paradosso è la regola, in quel luogo preciso si crede ciecamente a tutto ciò che si ascolta o vede, non per comprendere una verità senza errore, ma per scoprire il cammino verso la verità del sogno. E’ quello il luogo in cui incontriamo chi vorremmo essere e dove accettiamo ciò che siamo, il luogo dove si svela il mistero e comprendiamo Da Dove Nascono le Stelle – spiega Simone Sandroni che conclude – siamo apparsi su questo pianeta un giorno, per un atto, si spera d’amore, comunque dall’unione di due esseri distinti e siamo il risultato di questa unione. Di amore ci nutriamo e cerchiamo malgrado noi di unirci a qualcun altro”.