di Francesca Cecchini e Marco Zuccaccia
All’insegna della musica e della rivitalizzazione del centro storico di Perugia, il prato di San Francesco sarà invaso da una serie di band emergenti che ruoteranno intorno alla punta di diamante, rappresentata dal rock esplosivo dei Verdena
Presentata questa mattina, 1 luglio, presso la Sala della Vaccara di Perugia, l’edizione 2015 de “L’Umbria che Spacca”, manifestazione musicale, ad ingresso libero, promossa dal Roghers staff che per questo terzo anno amplia la programmazione e invade l’area verde di San Francesco al Prato per ben tre giornate (2-4 luglio). La kermesse nasce in qualità di progetto culturale volto a promuovere la musica a tutto tondo tra concerti, workshop, mostre mercato, convention di settore e veri e propri “campus musicali”. Non ultimo, l’intento di porre sotto la luce dei riflettori i vari artisti locali che potrebbero trovare ne “L’Umbria che spacca” una vera e propria vetrina che li proietti verso una notorietà che vada anche oltre il contesto regionale. A Palazzo dei Priori sono intervenuti Andrea Romizi, Sindaco di Perugia, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, Aimone Romizi, uno dei direttori artistici, che non solo ha descritto la programmazione che si alternerà durante la tre giorni – che vedrà salire sul palco diciassette band tra cui il gruppo rock “più importante di Italia in questo periodo”, i “Verdena” -, ma si è soffermato a sottolineare e ringraziare tutti coloro che, insieme agli organizzatori, stanno aiutando con grande passione nell’allestimento del festival. Giuliano Masciarri, Segretario Generale della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, sostenitrice materiale dell’evento, che vede ben inserita “L’Umbria che Spacca” nella candidatura di Perugia a Capitale Europea dei Giovani 2018, quale importante appuntamento per i giovani non solo perugini, ma di tutti coloro che gravitano intorno al capoluogo umbro, e per le band locali che hanno così l’opportunità di esprimersi, farsi conoscere ed apprezzare dal grande pubblico. Maurizio Olivieri, Amministratore Unico Adisu, che si è detto felice che l’Adisu abbia “sposato subito questa iniziativa” e si è soffermato a descrivere Unimusic, format simile promosso dall’agenzia nel 2007 legato però all’ambiente universitario e al linguaggio che gli universitari esprimevano attraverso la musica. “Quest’anno Unimusic – ha asserito Olivieri – ha deciso di entrare in questo straordinario progetto per due ordini di ragione: il primo perché auspichiamo sia l’inizio di un bel percorso e che non si arresti al periodo estivo. Noi, in Umbria, siamo una realtà composta da tante piccole eccellenze che, se unite, potrebbero rappresentare un bel “coro” che può arrivare oltre questa città. I nostri giovani studenti universitari sono e dovrebbero essere i nostri migliori ambasciatori”. “La seconda ragione per cui l’Adisu ha deciso di entrare a far parte di questo esperimento – continua poi l’Amministratore Unico – è perché noi viviamo con grande ottimismo e ci prodigheremo per quanto possibile affinché il progetto di Perugia Capitale Europea dei Giovani 2018 possa essere un traguardo sempre più possibile”.
Per il programma dettagliato consultare il sito ufficiale de L’Umbria che Spacca.
(fotografie di Marco Zuccaccia)