Il centro storico di Perugia si trasforma in cinema a cielo aperto con la seconda edizione di “FuoriPost”. Al PostModernissimo proiezioni e incontri con l’autore dal 23 al 29 luglio

di F.C.

Prende il titolo di “FuoriPost” la rassegna cinematografica estiva del PostModernissimo di Perugia in piazzetta del Carmine, giunta alla seconda edizione, dedicata al cinema italiano. Ogni sera si terrà una proiezione presentata dai rispettivi autori, che si concluderà con un confronto con il pubblico. Ottanta i posti a sedere (biglietto unico a pagamento) per gli appuntamenti coordinati da Simone Rossi, con inizio alle ore 21.30.

Si inizia stasera (23 luglio) con un omaggio a Ermanno Olmi con il docente universitario e critico cinematografico Roy Menarini e la presentazione del suo libro “Il discorso e lo sguardo”, che precederà la proiezione di “Il posto” (Italia 1961). Domenico Cantoni è un ragazzo di Meda figlio di operaio che si reca a Milano per il test di assunzione in una grande azienda. Nel corso delle prove conosce Antonietta Masetti, una coetanea di cui si innamora. Entrambi verranno assunti, lei come dattilografa e lui, inizialmente, come fattorino. Avranno cioè “il posto” di lavoro. Martedì 24 luglio sarà la volta di “The Choice, the risks of web democracy” (Italia 2018) di Giorgio Viscardini e Gabriele Rossi (ospiti in sala). I sistemi democratici sono in crisi. I cittadini si allontanano dalla classe politica. È un fenomeno che si rileva nei tassi di astensione alle elezioni e nel rafforzamento delle formazioni estremistiche. Studiosi e politologi parlano di crisi della democrazia, soprattutto dei sistemi rappresentativi. Sono in molti a sostenere che in un mondo nel quale le informazioni circolano con una rapidità senza precedenti, una partecipazione limitata ad un singolo voto periodico è insufficiente per dare agli elettori la sensazione di essere parte attiva del processo politico. Per molti la risposta al problema potrebbe essere la tecnologia. La rete riavvicinerà i cittadini alla politica. Siamo agli albori di un nuovo sistema democratico, diretto e digitale. Secondo alcuni il futuro, secondo altri un’utopia. Mercoledì 25 si passa a “Manuel” (Italia 2017) di Dario Albertini (ospite in sala insieme al direttore della fotografia Giuseppe Maio). Manuel, al compimento dei diciotto anni esce dall’istituto per minori privi di un sostegno familiare e deve reinserirsi in un mondo da cui è stato a lungo lontano. Sua madre, che è in carcere, può sperare di ottenere gli arresti domiciliari solo se lui accetta di prenderla in carico. Si tratta di una responsabilità non di poco conto. Giovedì 26 luglio sarà proiettato “Golpe Capitale” (Italia 2018) di Francesco Cordio (ospite in sala). Il film affronta, dipana, scoperchia il dramma politico e umano che fa da sfondo al caso Marino. Il docufilm raccoglie numerose e interessanti interviste di importanti firme del giornalismo italiano, magistrati, personalità politiche e istituzionali che hanno assistito da vicino alle vicende fra il 2013 e il 2015, avendo dalla loro anche uno sguardo profondo sul prima e il dopo questo drammatico periodo storico per la Capitale e non solo. Serata promossa in collaborazione con il Circolo Libertà e Giustizia dell’Umbria. Venerdì 27 luglio si prosegue con “Cent’anni” (Italia 2018) di Davide Ferrario (ospite in sala). Punto di partenza e paradigma per misurare le disfatte italiane a venire, Caporetto è un “caposaldo della memoria”, snodo imprescindibile per ogni riflessione sulla nostra storia contemporanea. Da questo snodo amorfo, semplificato dalla storiografia dell’immediato, comincia il documentario di Davide Ferrario che inserisce il traumatico evento nel quadro complesso del conflitto e poi in quello più impervio dell’Italia. Sabato 28 luglio proiezione di “See you in Texas” (Italia 2016) di Vito Palmieri (ospite in sala). Silvia e Andrea gestiscono insieme una fattoria a Roncone, in provincia di Trento: una vita semplice e soddisfacente, gli amici di sempre, la sera il pub o la discoteca. Ma Silvia ha una passione “pericolosa”, il reining, disciplina equestre in cui potrebbe diventare davvero brava… Se solo andasse sei mesi negli Stati Uniti, ad allenarsi con i migliori. Ma l’azienda può andare avanti senza di lei? E il suo rapporto con Andrea, lasciato solo ad affrontare i loro impegni comuni, reggerà? Il film di Vito Palmieri mostra in una storia semplice una parabola universale: quella di ogni coppia, tra ambizioni, compromessi e punti di rottura. A chiudere la rassegna domenica 29 luglio sarà “The generi” (Italia 2018) di Maccio Capatonda (ospite in sala). Gianfelice Spagnagatti è un uomo di quarant’anni che vive la sua vita in cui ogni giorno sembra lo stesso degli altri. L’unica cosa che ha raggiunto è una specie di zona di comfort che non può lasciare. Un punto di svolta insperato nella sua vita lo porta a vivere ogni episodio della serie in un diverso mondo cinematografico, attraverso gli stereotipi dei generi (western, horror, fantasy, ecc.).

Il festival si avvale del supporto di Europa Cinemas e Mondovisioni e del patrocinio del Comune di Perugia.