Ricco il cartellone teatrale in Umbria questa settimana che vedrà alternarsi, tra gli altri, uno spettacolo di teatro ragazzi ispirato a “Sogno di una notte di Mezza Estate” di Shakespeare, rivisitazioni di classici e una suggestiva coreografia di Afshin Varjavandi e dei danzatori della INC InNprogress

di Fra.Cec.

Martedì 26 febbraio (ore 21.00) al Teatro degli Illuminati di Città di Castello, mercoledì 27 febbraio (ore 21.00) al Politeama Clarici di Foligno, giovedì 28 febbraio(ore 21.00) al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti di Spoleto Il costruttore Solnessdi Henrik Ibsen, con Umberto Orsini, Lucia Lavia e Renata Palminello, Pietro Micci, Chiara Degani, Salvatore Drago e con Flavio Bonacci.

“È da moltissimo tempo che nutro per “Solness” un interesse vivissimo– asserisce Umberto Orsini –Paradossalmente le ragioni di questa passione stanno nella consapevolezza delle difficoltà che questo capolavoro di Ibsen può creare a chi osasse metterlo in scena. È la storia di tanti assassinii. Giovani che uccidono i vecchi spingendoli ad essere giovani e vecchi che uccidono se stessi nel tentativo di raggiungere l’impossibile ardore giovanile. Una storia segnata da una grande carica erotica e da uno spregiudicato esercizio del potere. Impossibile pensare di metterlo in scena senza aver trovato una giovane protagonista femminile e un regista sensibile e visionario. Sono certo di averli trovati in Lucia Lavia e in Alessandro Serra ed è questo che mi spinge con fiducia verso questa nuova affascinante avventura nella speranza di offrire al pubblico, che in questi anni riscopre la potenza espressiva del mondo di Ibsen, un tassello quasi dimenticato della sua genialità. E sono felice che questo nuovo viaggio parta ancora una volta da Narni e dal Manini, che per me ormai è diventato la mia casa teatrale”.

  • Prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222 (tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20).

Giovedì 28 febbraio(ore 21.00) al Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino Troiane di Seneca, traduzione e adattamento di Fabrizio Sinisi, con Paolo Bonacelli, Edoardo Siravo, Alessandra Fallucchi, Marcella Favilla, Alessia Giangiuliani, Cecilia Zingaro, Gabriella Casali, regia di Alessandro Machia. Un cast di attori straordinario per quella che viene definita “la più teatrale delle tragedie di Seneca”. Troiane rivela una straordinaria modernità nel rappresentare il demoniaco che abita l’interiorità dell’uomo e il male di cui è capace, grazie anche a una lingua asciutta e affilata e a una struttura che, violando le unità aristoteliche, si avvicina a una scansione quasi cinematografica della narrazione. In una Troia avvolta dalle fiamme si intrecciano le dolorose vicende delle morti di Polissena, immolata sulla tomba di Achille per placarne lo spirito, e di Astianatte, figlio neonato di Ettore, alle quali le donne troiane assistono attonite e impotenti. Ma la vera protagonista della tragedia è la guerra, con il suo strascico infinito di lutti e dolori per i vincitori non meno che per i vinti. E attraverso gli orrori della guerra Seneca mette in scena un universo segnato dalla perdita del controllo sulle passioni, in cui gli dèi sono presenze lontane.

  • Prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222 (tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20).

Venerdì primo marzo(ore 21.15) al Piccolo Teatro degli Instabili Totò e Vicé, storia di due poetici clochard nati dalla fantasia di Franco Scaldati, poeta, attore e drammaturgo palermitano recentemente scomparso, diretto e interpretato da Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Totò e Vicè    sono due clochard, un po’ surreali, forse addirittura già morti. Ma forse no. Parlano, astraendosi dal mondo sulla loro panchina, confortati dal chiarore di qualche lumino. Sognano, dialogano, ma non si aspettano più nulla – a differenza di Vladimiro ed Estragone in attesa di Godot – e riflettono sulla vita, sui sentimenti dell’amicizia e della solidarietà, quelli più puri, quelli che mai fanno sentire una persona sola, né in vita né dopo la morte. Il risultato è uno spettacolo di teatro assoluto, colto, commovente e divertente assieme, in cui agli inevitabili ascendenti beckettiani si fondono una grande forza e invenzione sia sul piano della drammaturgia che della composizione scenica.

  • Prenotazioni: Piccolo Teatro degli Instabili 333 7853003 – 335 834109

Sabato 2 marzo (ore 21) al Teatro Cesare Caporali di Panicale INA / SUITE, una produzione INC InNprogress, ideazione, coreografia e regia di Afshin Varjavandi. Afshin Varjavandi è diventato un vero punto di riferimento per tanti giovani che, non solo nella nostra regione, hanno trovato nella danza un linguaggio in grado di esprimere la loro esistenza, di interpretarne bisogni, desideri, passioni e difficoltà. Da anni il coreografo porta avanti una sua personale indagine che si è concretizzata nella messa a punto di uno stile e un linguaggio coreografici molto personali, in cui il virtuosismo tecnico delle street dance si fonde con l’introspezione e l’approfondimento delle relazioni tra i danzatori e lo spazio. INA rappresenta la sua ultima sfida: portare in scena un gruppo di giovani che da anni lo seguono e condividono il suo stile innovativo ed energico. La Suite che propongono assembla brevi coreografie e brani tratti dai lavori più recenti, in una serata di potente virtuosismo dei corpi, brillante ritmo ed energica bellezza contemporanea.

  • Prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222 (tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20).

Sabato 2 (ore 21)e domenica 3 marzo (ore 17) al Teatro Cucinelli di Solomeo Link Link Circusdi e con Isabella Rossellini, e con Schuyler Beeman (burattinaio/addestratore di animali), Darcy (Pan). L’originalissimo one-woman show prende ispirazione dal regno animale. Icona di stile e di bellezza, figlia d’arte, Isabella – qui in veste di scatenata e istrionica performer – dà vita a una inedita prova da solista, in uno spettacolo-conferenza sui non umani e la loro intelligenza.

“Link Link Circus– racconta l’artista – è corredato dai miei cortometraggi comici, filmati amatoriali, foto e naturalmente dai miei disegni. Sul palcoscenico con me ci sarà anche Pan, il mio cagnolino ammaestrato, che si travestirà e interpreterà le diverse specie. Io a mia volta mi trasformerò in Aristotele, in Cartesio, in un teologo medievale, nel professore di Harvard F.S. Skinner e in Charles Darwin, i quali discuteranno su quale sia l’essenza degli esseri umani e su cosa ci distingua dalle bestie”.

  • Prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222 (tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20).

Domenica 3 marzo(ore 17) al Teatro Mancinelli di Orvieto Regina Madre di Manlio Santanelli, con Fausto Russo Alesi e Imma Villa, regia Carlo Cerciello. Un dramma profondamente ambiguo, ambientato in un luogo della mente dove due attori del calibro di Fausto Russo Alesi e Imma Villa danno vita ad un vero e proprio duello tra Madre e Figlio, combattuto con quell’arma micidiale e fantastica che è la parola. Il continuo ricorrere dei personaggi alla bugia, il continuo oscillare tra verità e finzione, sono segni inconfondibili del testo sviluppati nella messinscena, per dichiarare da un lato il fascino dell’esercizio del potere e, dall’altro, l’incapacità di crescere, di diventare adulti e di liberarsi definitivamente della figura materna.

  • Prenotazioni: 0763 340493

Domenica 3 marzo(ore 17) al Teatro Sergio Secci di Terni Sogno, da “Sogno di una notte di Mezza Estate” di W. Shakespeare, ideazione e regia Beatrice Ripoli, con Daniele Aureli, Enrico De Meo, Greta Oldoni, Valentina Renzulli. Il re e la regina delle fate, Oberon e Titania, litigano come al solito e portano scompiglio nella vita pacifica del bosco. Puck e Fiordipisello, fedeli servitori dei regnanti, vivono l’incanto della scoperta dell’amore e, loro malgrado, vengono coinvolti nel litigio dei sovrani. Grazie al potere magico di un fiore fatato, la pace sta per essere ristabilita, quando l’improvviso sopraggiungere nel bosco di due coppie di esseri umani, distrae gli esseri magici dalle loro faccende. Dopo qualche “errore” di Puck, che complica ancor più l’intricata vicenda, l’amore torna a trionfare nel cuore di tutti e l’armonia a regnare nel bosco. La messa in scena di Sogno mette in evidenza soprattutto gli aspetti magici della commedia shakespeariana e la contraddittorietà di situazioni ed emozioni vissute dai protagonisti. Il dubbio dei personaggi, sul quale spesso ci interroghiamo tutti noi, su cosa sia reale o cosa non lo sia, è affrontato in modo leggero e divertente. “Sogno” è un’occasione per far conoscere anche ai più piccoli questo classico del teatro mondiale. La commedia del “Bardo”, facendo leva sul potere dell’immaginazione, che rende capaci di immedesimarsi senza perdersi in situazioni in cui i confini tra sogno e realtà sono sfumati, suggerisce che siamo noi e noi soltanto, a poter scegliere cosa sia reale e cosa non lo sia nell’atto di creare la nostra identità di fronte al mondo.

  • Prenotazioni: Fontemaggiore 075 5286651 – 075 5289555

Domenica 3 marzo(ore 18) al Teatro Morlacchi di Perugia Le baruffe chiozzotte di Carlo Goldoni, regia di Paolo Valerio. Lucietta: “Creature, cossa diséu de sto tempo?” Questa la prima battuta del capolavoro goldoniano, e da subito il tempo atmosferico e psicologico si intrecciano. In questo affresco di grande leggerezza e irresistibile divertimento, le donne delle “Baruffe” sono in attesa, hanno una decisa urgenza, quella di non far passare un altro inverno senza essersi maritate, i loro uomini sono pescatori, e presto o tardi il mare li chiamerà a sé. Il mondo femminile, fatto di famiglie e relazioni, di lavoro al merletto e di sogni d’amore, di attesa e di vitalità, è legato alla strada, luogo di ritrovo dei popolani, del commercio, delle gelosie e delle baruffe, è lì che si consuma la battaglia per tenere gli uomini ancorati alla terra ferma. Spettacolo corale, popolato da personaggi irresistibili e interpretato da un cast di grandi attori che danno corpo e voce a uomini e donne innocenti e rudi, esemplari imperfetti di un’umanità straordinaria.

  • Prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222 (tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20).

Domenica 3 marzo(ore 21) al Teatro Comunale Luca Ronconi di Gubbio Il penitente di David Mamet, con Lunetta Savino, Luca Barbareschi (anche alla regia), Massimo Reale e con Duccio Camerini. Il testo composto dal drammaturgo statunitense descrive l’inquietante panorama di una società così alterata nei propri equilibri, che l’integrità del singolo, anziché guidare le sue fulgide azioni costituendo motivo di orgoglio, diviene l’aberrazione che devasta la sua vita e quella di chi gli vive accanto. Coinvolto da un sospetto di omofobia, ‘il penitente’ subisce una vera gogna mediatica e giudiziaria e viene sbattuto “in prima pagina” spostando sulla sua persona la momentanea riprovazione di un pubblico volubile, alla ricerca costante di un nuovo colpevole sul quale fare ricadere la giustizia sommaria della collettività. L’influenza della stampa, la strumentalizzazione della legge, l’inutilità della psichiatria, sono questi i temi di una pièce che si svolge tra l’ambiente di lavoro e il privato del protagonista. Fino al colpo di scena finale.

  • Prenotazioni: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222 (tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20).