Territorio, origini, storia e caratteristiche distintive che hanno permesso al vino rosso italiano più venduto al mondo, di confermarsi principe indiscusso delle tavole italiane ed estere, sprigionando sapori ricchi ed inebrianti dove è possibile scorgere il carattere gioioso del popolo emiliano-romagnolo.

di Emina Klouz

Il Lambrusco, il vino rosso italiano più venduto al mondo, sta vivendo una vera e propria rinascita: con esportazioni da record che contano più di 250 milioni di euro, si pone in testa alla classifica dei vini rossi superando addirittura il conosciutissimo Chianti. Dopo anni di emarginazione e classificazione come vino dolce e di scarsa qualità, il Lambrusco si sta rivelando un’opzione enologica raffinata, versatile e sorprendentemente elegante.

Il Lambrusco ha radici antiche, risalenti all’età del bronzo, e prende il nome dall’uva con cui viene prodotto. Questa varietà, chiamata Lambrusco, cresce principalmente nell’area compresa tra le province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Mantova. Il termine deriva dal latino dove lambrum sta a significare margine o bordo, e ruscumu, pianta spontanea. Originariamente, questo veniva prodotto dai contadini con uve selvatiche che crescevano ai margini dei campi in modo spontaneo. Un vino semplice, senza troppe pretese e considerato, dai braccianti che lavoravano tutti i giorni nelle campagne emiliane, nutriente quanto il pane.

La tradizione della produzione di Lambrusco è profondamente radicata in questa regione, con molti viticoltori che si dedicano a metodi di coltivazione e produzione artigianali per ottenere risultati di alta qualità. Sono state create diverse Denominazioni di Origine Controllata (DOC) per preservare la tipicità e l’unicità dei diversi lambruschi in base alla loro composizione e ubicazione. Le prime tre DOC Modenesi sono state istituite nel 1961, seguite dalla DOC Reggiana nel 1972. Nel 1976 sono state create le DOC Colli Scandiano e Canossa, mentre nel 1987 è stata istituita la DOC Mantovana.

Definito da Luciano Pavarotti come “uno spumante selvaggio e ineducato’’, il Lambrusco si contraddistingue per la sua vivace effervescenza, la sua freschezza e il suo naturale brio frizzante. Esistono diverse varianti di Lambrusco, ognuna con proprie caratteristiche organolettiche. La stagione della vendemmia avviene tra agosto ed ottobre, le campagne emiliane e il suo oro rosso ci accompagnano per tutto l’anno: alcuni Lambruschi sono dolci e fruttati, con note di ciliegia e fragola e quindi più adatti alle stagioni calde, altri, invece, sono più secchi e tannici, con un sapore più complesso, ottimi da sorseggiare durante una nebbiosa serata autunnale.

Le diverse particolarità del vino dipendono dai vitigni e dalla loro zona di origine. La tipologia di vino più popolare è sicuramente quella prodotta nella provincia di Modena, che conta più di 20 comuni produttori. Le varianti modenesi di spicco sono il Lambrusco di Sorbara, con un color rubino chiaro e un sapore delicato e fruttato, e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, con un color rosso rubino molto inteso e un sapore fragrante e strutturato.

Uno dei motivi principali del recente successo del Lambrusco è la sua versatilità culinaria. Dalla cucina italiana tradizionale ai piatti internazionali, dai tortellini delle nonne ‘’sfogline’’ al pesce fresco appena pescato, il rosso frizzante si presta a numerosi e svariati abbinamenti alimentari. Inoltre, grazie alla sua acidità, il Lambrusco si sposa egregiamente con salumi e formaggi, creando un contrasto armonioso tra i sapori, diventando cosi un perfetto aperitivo rinfrescante. È anche un ottimo compagno per le pizze, i piatti a base di pasta e le carni alla griglia. Possiamo dire che questo eccellente vino, denotato da una alcolicità relativamente bassa rispetto a molti cugini rossi, si presta perfettamente per ogni tipo di occasione, dalla cena in famiglia in un rustico casale al ristorante più raffinato.

Negli ultimi anni, i produttori di Lambrusco hanno lavorato duramente per migliorare la qualità del vino e per cambiare l’immagine negativa associata ad esso. Oggi, è possibile trovare Lambruschi di alta qualità prodotti con tecniche moderne e una rigorosa selezione delle uve. Questo impegno ha portato ad un aumento dell’apprezzamento da parte degli esperti di vino e ha contribuito a far rivalutare il Lambrusco come una scelta di bevanda sofisticata e di qualità, in Italia e all’estero.