di Francesca Cecchini
Riflettori puntati sul contemporaneo. Spettacoli, laboratori e workshop per avvicinare e coinvolgere i giovani
Presentata questa mattina, al Teatro Morlacchi di Perugia, la nuova Stagione di prosa del Cesare Caporali di Panicale curata dal Teatro Stabile dell’Umbria. Presenti, accanto a Biancamaria Ragni (TSU), il Sindaco del comune lacustre, Giulio Cherubini (anche Assessore alla Cultura), Renato Prezioso, Direttore artistico per questo cartellone 2015/2016.
Sei gli spettacoli in programma di cui il Sindaco Cherubini si è detto molto soddisfatto: “Una programmazione che abbiamo realizzato per far avvicinare e coinvolgere tutta la comunità. Un teatro, il Caporali, che penso meriti di essere visto almeno una volta per la sua splendida cornice e per dove è inserito nel borgo storico di Panicale”.
E’ la Ragni a descrivere il cartellone. Inaugurazione affidata a Un bès (21 novembre) che vede protagonista “un grande artista come Mario Perrotta, premio UBU 2013 come miglior attore”. Spettacolo che lo Stabile teneva a riproporre, dopo la stagione estiva di Gubbio, in quanto “uno dei più emozionanti del teatro di narrazione. Si prosegue con L’importanza di essere Earnest (22 gennaio 2016) che vede in scena la Compagnia dei giovani del TSU, diretti da Antonio Latella. Il 20 febbraio sarà la volta de Il lazzo della mosca e altre storie durante cui, grazie a Fabio Mangiolini, si avrà “occasione per aprire una parentesi sulla Commedia dell’Arte” della quale, durante lo spettacolo-conferenza, si potranno riscoprire i segreti attraverso le sue maschere. Ti posso spiegare (5 marzo) segna il ritorno a Panicale di Michele La Ginestra. Nella commedia, con raffinatezza ed intelligenza, si affronta il rapporto uomo-donna tra realtà ed illusione. Tema molto sensibile in Alla mia età mi nascondo ancora per fumare che porta in scena il testo di Rayhana, autrice algerina, in cui si affronta la condizione femminile all’interno di una società islamica. Nove donne chiuse in un hammam per “proteggere” una di loro, “rea” di essere in dolce attesa senza il consenso della famiglia. A chiudere la Stagione, la creazione di Ciro Masella, Che fine ha fatto Cenerentola (23 aprile), con un testo molto curioso del giovane autore Giacomo Fanfani. Nello spettacolo, ci si interrogherà su cosa sia accaduto ai protagonisti della celebre favola dopo il matrimonio tra Cenerentola e il Principe Azzurro. E, prendendo inoltre spunto dalla “bruttezza” delle sorellastre, si andrà ad indagare su quale ruolo giochi la bellezza quando diviene arma di potere.
Non solo teatro, ma anche attività collaterali per tenere viva la partecipazione del pubblico durante la stagione. L’idea, spiega Prezioso, è di unire all’arte performativa dei momenti di formazione. Una formazione che si rivolgerà ai giovani delle scuole, agli attori o aspiranti attori, che potranno partecipare ad incontri con i protagonisti degli spettacoli, e al pubblico con mediazioni teatrali.
Durante la conclusione, oltre a ringraziare il Teatro Stabile per la collaborazione che da molti anni li lega al comune di Panicale, il Sindaco Cherubini ha voluto sottolineare l’importanza che riveste La Compagnia del Sole che gestisce il Teatro Caporali, un’associazione di volontari tra personaggi storici del borgo e giovani appassionati di teatro.