Il centro storico di Todi invaso dalla “poesia ritmata” del Poetry Slam. A Palazzo del Capitano il Todi Festival ha proposto la finale del Campionato Italiano riservato agli under 21 con sette giovani artisti che si sono sfidati a suon di versi

di Francesca Cecchini

Testo, esecuzione, performance a tutto tondo, questi gli elementi che una giuria composta, come uso vuole, da cinque elementi estratti a sorte dal pubblico, hanno dovuto valutare ieri (28 agosto) alla finale del Campionato Italiano Under 20 di Poetry Slam, in scena alla sala del Consiglio di Palazzo del Capitano di Todi nell’ambito del cartellone in programma per il Todi Festival, organizzato da LIPS (Lega Italiana Poetry Slam).

La competizione prevede che i poeti recitino e si sfidino a suon di versi originali, scritti di proprio pugno, declamati a ritmo serrato, senza musiche, oggetti scenici e travestimenti. A coordinare l’evento Sergio Garau, poeta, performer e attuale presidente della (LIPS) accompagnato dal dj & pj set di Davide ScartyDoc Passoni.

Sette i finalisti: Eeva Aichner (Alto Adige), Alessia Bardi (Sardegna), Greta Passerini (Emilia Romagna), Claudia Scaramazza (Abruzzo), Francesco Pirolo (Puglia), Alessandro Porto e Gabriele Ratano (Lombardia). Vari gli argomenti trattati che spaziavano dalla violenza sulle donne alla prostituzione, dal tema dell’amicizia alla visione globale della vita, passando per il ricordo del padre perduto. Testi, alcuni, un po’ acerbi (ricordiamo che la gara era riservata ad under 20) e non sempre dal ritmo dinamico, altri ben eseguiti da alcuni compositori con un flow paragonabile al rap.

Presenti anche il campione italiano di Poetry Slam Simone Savogin, che ha deliziato il pubblico con alcune chicche del suo repertorio, e l’assessore Claudio Ranchicchio del Comune di Todi che, dopo aver portato i saluti del sindaco Antonino Ruggiano, ha premiato la vincitrice, Eeva Aichner in competizione con “Io mentre tu”, poesia prima letta in tedesco (probabilmente incomprensibile ai più, ma che lasciava percepire anche ai meno avvezzi la buona cadenza ritmata), poi in italiano.

Lo slam nasce nel 1984 quando il poeta operaio Marc Smith organizza una rassegna di incontri di lettura a voce alta nel jazz club Get Me High Lounge di Chicago con l’intento innovare la scena poetica, invitando il pubblico a partecipare improvvisando. Due anni più tardi, grazie all’incontro con Dave Jemilo, proprietario del Green Mill Cocktail Lounge (Chicago) che propone un appuntamento settimanale da dedicare alla competizione di poesia. Nasce così, il 20 luglio 1986, il primo poetry slam. Il giro si allarga non solo negli States, ma arriva fin in Europa e, nel 2001, approda in Italia, in occasione del Festival Romapoesia grazie a Lello Voce (fondatore della rivista Baldus e del Gruppo ’93) che organizza, poi, nel 2002, uno Slam Internazionale in cinque lingue diverse al Big Torino 2002 in scena al Museo nazionale del cinema nella Mole Antonelliana. Nel mese di novembre 2013 viene fondata la LIPS Lega Italiana Poetry Slam nell’ambito del Trieste International Poetry Slam. Voce è il presidente onorario e vengono coinvolti Christian Sinicco, Max Ponte, Dome Bulfaro, cui si aggiungono Sergio Garau e Marco Borroni. La lega nasce per organizzare il campionato nazionale italiano coordinando la scena slam italiana.