“Ti voglio bene! Ciao”, il nuovo libro dello scrittore perugino Gianluca Paffarini sarà presentato sabato 8 ottobre alle 17.30 nel salone di Apollo a Palazzo della Penna. Una raccolta di poesie il cui ricavato sarà donato all’Aucc e all’asilo Il Melograno di Perugia.

“Ho scritto la mia prima poesia nell’inverno del 2000, durante una splendida nevicata: vedere la neve che cade, che scende quieta a fiocchi grandi dalla finestra di casa mia mi ha ispirato. Lo ricordo ancora oggi, nonostante siano passati 16 anni”. Un amore per la scrittura che l’ha sempre accompagnato nella vita, anche nei momenti più difficili, come quando la mamma si è ammalata di tumore. Proprio a lei è dedicato il suo terzo libro, “Ti voglio bene! Ciao”: “L’uscita di questo libro è stata un po’ travagliata, il progetto doveva vedere la luce già due anni fa ma poi ho perso il lavoro ed anche la tranquillità necessaria per portarlo a termine, ora per fortuna la mia vita è tornata ad essere più serena e così grazie anche alla casa editrice Ali&No, il progetto ha visto la luce”.

Presentazione Il libro non si trova nelle librerie, delle vendite se ne occupa direttamente l’autore e sarà possibile acquistare una copia durante l’evento di presentazione di sabato 8 ottobre a Palazzo della Penna. Alle 17.30 dialogheranno con l’autore Barbara Bracci, relatrice, Stefano Daviddi, editore, Paolo Catanzaro, responsabile servizio psiconcologia Aucc Onlus azienda ospedaliera di Perugia: “Il ricavato del libro sarà devoluto in beneficenza, una parte all’Aucc (Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro) ed un’altra all’asilo nido Il Melograno di Perugia”.

Associazione Questo libro sarà l’anno zero di un progetto chiamato “Poesie per il sociale” destinato a utilizzare la poesia in chiave sociale, facendo pubblicazioni a scopo benefico, organizzando laboratori di poesia nelle scuole e recitando poesie al di fuori dei soliti caffè o incontri letterari, ma anche in ospedali e case di riposo: “L’obiettivo è quello di creare entro la fine dell’anno un’associazione culturale che operi nel sociale, vorremmo individuare Onlus ed altre organizzazione serie con le quali portare avanti dei progetti di beneficienza”.