L’edizione 2025 di Umbria Jazz, celebre festival musicale, si apre ufficialmente oggi a Perugia. Dopo l’anteprima con il Berklee College of Music, in cartellone nomi leggendari come Angelique Kidjo, Stefano Bollani ed Herbie Hancock. Una rassegna che intreccia musica, paesaggio urbano e valorizzazione culturale dell’Umbria.
Il jazz internazionale incontra il cuore d’Italia. Con il consueto e raffinato equilibrio tra celebrazione delle grandi voci del jazz mondiale e valorizzazione del territorio umbro, prende ufficialmente il via l’edizione 2025 di Umbria Jazz, una delle rassegne musicali più prestigiose e longeve del panorama internazionale.
L’inaugurazione segue l’anteprima di ieri, dedicata al quarantennale del sodalizio tra Umbria Jazz e il Berklee College of Music di Boston, una collaborazione che ha segnato profondamente la vocazione educativa e internazionale del festival, arricchendo il tessuto artistico di Perugia con giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
L’inaugurazione segue l’anteprima di ieri, dedicata al quarantennale del sodalizio tra Umbria Jazz e il Berklee College of Music di Boston, una collaborazione che ha segnato profondamente la vocazione educativa e internazionale del festival, arricchendo il tessuto artistico di Perugia con giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
Angelique Kidjo: l’Africa accende Piazza IV Novembre
Sarà Angelique Kidjo ad aprire ufficialmente il cartellone 2025 con un concerto gratuito nella suggestiva cornice di Piazza IV Novembre. Cinque volte vincitrice del Grammy Award, la musicista beninese è riconosciuta a livello globale come una delle voci più autorevoli della world music, capace di fondere con eleganza afrobeat, jazz, funk ed elementi tradizionali africani. Il suo concerto promette di trasformare il centro storico di Perugia in un crocevia di culture e suoni, in perfetto spirito UJ.
Kidjo – recentemente inserita nella Hollywood Walk of Fame, prima artista africana a ricevere tale onorificenza – è molto più che una cantante: è un simbolo globale di empowerment culturale. Con alle spalle 16 album, una carriera costellata da premi internazionali (Crystal Award, Amnesty International, Polar Music Prize, Forbes) e il riconoscimento di riviste come Time e The Guardian, è la personificazione di quella visione globale che Umbria Jazz ha sempre saputo coltivare.Jazz diffuso, città in musicaCome ogni anno, Perugia si trasforma in un grande palcoscenico urbano, dove la musica invade le piazze, i giardini, le terrazze e i cortili storici. Dai Giardini Carducci alla Bottega del Vino, dalla Terrazza del Mercato Coperto al Priori Secret Garden, ogni scorcio della città ospita performance gratuite e momenti di ascolto conviviale, restituendo alla musica la sua funzione sociale e rigenerativa.
Il fine settimana si prospetta ricco di emozioni all’Arena Santa Giuliana, epicentro dei concerti serali: sabato salirà sul palco Stefano Bollani con un progetto inedito, che mescola libertà improvvisativa e scrittura originale in una nuova formazione creata appositamente per il festival. Domenica sarà la volta del leggendario Herbie Hancock, maestro del jazz contemporaneo, 14 Grammy Awards all’attivo, e un’eredità artistica che ha attraversato generi, decenni e generazioni. La sua presenza a Perugia è un evento imperdibile per chiunque ami la grande musica.Un festival che parla a tuttiA completare il programma del weekend, sabato e domenica l’Arena ospiterà anche i Patagarri e la straordinaria voce di Dianne Reeves, mentre il Teatro Morlacchi e la Sala Podiani del Museo di Palazzo dei Priori daranno spazio a interpreti di spicco della nuova scena jazz come Isaiah Collier, Sullivan Fortner, Mathis Picard, Melissa Aldana e il nostro Dado Moroni.Da sabato, inoltre, prenderanno il via le attività di UJ4Kids nei giardini del Santa Giuliana, confermando l’attenzione del festival per la formazione del pubblico più giovane e per un’educazione musicale inclusiva e partecipata.
Umbria Jazz 2025 non è solo una kermesse musicale: è un’esperienza di immersione culturale che coinvolge l’intera città di Perugia, rendendola un centro propulsore di arte, inclusione e scoperta. Un festival che parla il linguaggio universale della musica, ma con un forte accento umbro.