Umbria Jazz sotto il segno della qualità a dimostrazione del grande impegno della fondazione nel mettersi a servizio della musica, senza dimenticare lo sviluppo culturale, sociale e turistico del territorio
di Francesca Cecchini
“Dare sempre più certezza all’aspetto della formazione, quindi, alla collaborazione con il College di Boston. Ci tengo molto perché Perugia ormai ha tra le sue peculiarità proprio quella dell’accoglienza per i giovani e, appunto, per la formazione. Vorrei poi anche far presente che quest’anno lavoreremo molto anche sui contenitori. Sarà un anno importante anche per il recupero di spazi di rilievo e, tra questi, il teatro Morlacchi – che alla fine di UJ sarà ristrutturato grazie all’intervento in Art Bonus di Brunello Cucinelli – il teatro Pavone e San Francesco al Prato. Voglio anche sottolineare che all’interno della manifestazione di luglio avremo anche un importante momento, che è quello dell’intitolazione di due rotatorie situate in posizione molto visibile e strategica, all’ingresso e all’uscita della galleria Kennedy, a Jill Evans e a Miles Davis, compositori e musicisti jazz. Un modo per associare, grazie alla toponomastica, ancor più il jazz e Umbria Jazz alla nostra città”. Queste le parole del sindaco di Perugia Andrea Romizi durante la presentazione della 45esima edizione di Umbria Jazz che tornerà a invadere Perugia dal 13 al 22 luglio con un’edizione speciale che vedrà scendere in campo un programma di qualità, variegato e volto ad accontentare tutti i gusti del pubblico. Una presentazione che arriva ad una settimana da UJ Spring, svoltasi a Terni, fatto che asseriscono gli organizzatori, “ha acquisito una dimensione più completa e definitiva in grado di coprire, con l’edizione estiva a Perugia e quella invernale a Orvieto, tutta l’Umbria, tutto l’anno”. L’impegno è, dunque, quello di riuscire a comporre una crescente identità definitiva delle singole kermesse, in base al luogo che le ospita. Tutto ciò compatibilmente con l’apporto finanziario delle istituzioni e con l’auspicio che anche “le forze economiche del territorio diano segnali concreti di voler contribuire a questo progetto”.
A luglio molti gli ospiti che arriveranno nei luoghi del capoluogo umbro, cui unici concerti a pagamento saranno quelli che si terranno nei palchi principali, l’Arena Santa Giuliana, il teatro Morlacchi e la Galleria Nazionale dell’Umbria (che ospiterà le performance di mezzogiorno). Novità sarà l’introduzione di Umbrò, mentre rimane il format notturno della jam session notturna al ristorante da Cesarino. Rimangono invariati i concerti gratuiti in piazza IV Novembre e ai giardini Carducci. Nuova fase anche per le Clinics, promosse come di consueto in collaborazione con il Berklee College of Music di Boston, che permetteranno di studiare la musica a tutto tondo a circa duecento iscritti. Torna anche la grande vetrina del contest organizzato da Conad e Umbria Jazz, volto a valorizzare nuovi talenti del jazz e giunto al settimo anno, che offrirà ai dieci vincitori la possibilità di esibirsi sul palco di UJ, oltre a diversi ulteriori premi (iscrizioni aperte fino al prossimo 14 maggio). Tre le giurie che valuteranno i ragazzi, quella artistica sarà presieduta da Renzo Arbore. Un altro segnale di sguardo rivolto alle nuove generazioni, spiegano ancora dalla fondazione, è “la presenza in cartellone della New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini, costituita, coerentemente con il proprio nome, da giovani musicisti di talento provenienti da varie regioni italiane”.
L’Arena Santa Giuliana si aprirà ai concerti il 13 luglio con l’omaggio a Quincy Jones che compie ottantacinque anni. Ad alternarsi – presentati dallo stesso artista – saranno grandi artisti che hanno lavorato con lui Patti Austin, i Take 6, Dee Dee Bridgewater, Ivan Kins, Alfredo Rodriguez, Pedrito Martinez e Paolo Fresu. Gli arrangiamenti di Jones saranno suonati dalla Umbria Jazz Orchestra diretta da John Clayton con Nathan East & Harvey Mason. Il 14 luglio sarà la volta di Gilberto Gil e la sua rilettura del progetto Refavela, che l’artista brasiliano incise quaranta anni fa. Ad aprire spetterà a Margareth Menezes. Il 15 luglio protagonisti saranno due set d’eccezione, un tappa del tour di presentazione dell’ultimo disco di Stefano Bollani (“Que Bom”) e il live di Caetano Veloso, solo sul palco con i suoi tre figli per la prima volta, con “Ofertorio”. Pop rock il 16 luglio con la band britannica dei Massive Attack (opening Young Fathers), mentre il 17 luglio prenderà il via l’atteso concerto del duo americano The Chainsmokers (opening Os Mutantes). Il 18 luglio spazio a due talenti emergenti, Sami con il suo new african jazz e il londinese Benjamin Clementine. Grande ritorno di Pat Metheny all’Arena il 19 luglio, durante cui si esibirà con il suo quartetto recentemente costituito, preceduto dal quintetto di Kyle Eastwood (figlio del noto Clint), mentre il 21 sarà la volta di tre diversi progetti: Bokanté, Nik West e Hypnotic Brass Ensemble. Gran chiusura il 22 luglio con il sound di Melody Gardot e l’omaggio a Nat King Cole di Gregory Porter.
Il programma dettagliato sul sito ufficiale Umbria Jazz. Il manifesto ufficiale di quest’anno è stato realizzato da Massimiliano Bardi.