Una vernissage in bianco e nero, colori, luci ed ombre nello nello Studio Arte Fuori Centro in via Ercole Bombelli, 22 di Roma, a partire da mercoledì 14 e fino al 30 novembre, Vittorio Vanacore espone le sue opere e racconta Nero Deriva con il curatore della mostra, Michelangelo Giovinale, ed i giornalisti Francesco Fossa ed Annamaria La Penna
Artista aversano, Vittorio Vanacore lavora sul tema del nero da diversi anni attraverso un elemento comune che percorre le sue tele e gli permette di esprimere pensieri, valori e sentimenti sul tema dei migranti e dell’uomo in generale che, attraverso i suoi viaggi cerca un approdo sicuro per migliorare la vita ed offrire a se stesso una possibilità. Tutti noi siamo alla ricerca di un qualcosa in più e l’artista coglie l’occasione per parlarne, amplificando la realtà che viviamo ed esprimendo i sentimenti che ad esso sono legati. Il nero è sostanzialmente quel lato oscuro della personalità che ciascuno di noi spesso rinnega, rappresenta la parte oscura della nostra coscienza. E per l’artista è una sfida con la pittura che spazia tra il desiderio della vita e l’avanzare della morte, un conflitto presente in ogni piaga della contemporaneità e che trova espressione nelle sue opere. È un’indagine nel tessuto sociale del nostro tempo alla ricerca di integrazione, multiculturalità e dignità umana al limite del respingimento e dell’esclusione dell’altro. È un viaggio nei colori e nella loro assenza, nel mondo reale per consentire all’essere di interrogarsi sul mondo, sul suo equilibrio universale, spesso alla deriva. Si raccontano storie reali di persone distanti che, dopo un navigare incerto, cercano approdi sicuri ma trovano spesso una vita a margine, da esclusi ed invisibili. Il bianco ed il nero si alternano sulle tele per offrire un dialogo, una riflessione sul tema, sull’uomo, sul mondo contemporaneo e non solo.