Rossini, Mozart e Mendelsohn nelle note della Royal Conservatoire of Scotland in uno dei Borghi più belli d’Italia

Tappa umbra per il Tour Nazionale italiano di Maximilian Fane che sabato 25 luglio, alle ore 21, in Piazza Scipioni, a Citerna, salirà sul palco per dirigere Raucos Rossini con la sua Orchestra composta da diciassette musicisti e cinque voci.

Proveniente dall’Inghilterra, Fane, oltre che in qualità di Direttore d’orchestra, lavora anche come tenore, organizzatore di concerti, insegnante di musica inglese ed italiana, docente amatoriale sulla storia italiana e lirico. Dopo una parte della sua infanzia vissuta nei pressi di Umbertide, si innamora dell’Italia, per cui studia occasioni di spettacolo, cultura e musica ben contento di poter tornare ogni volta nella sua terra di origine per diffondere questa sua grande passione tra i propri connazionali. Dopo la laurea al Royal Conservatoire of Scotland, riceve il prestigioso premio Peter Morrison e un eccellente contributo alla vita aziendale del Conservatorio. Inizia pertanto a fare tour nazionali italiani nel 2010 e oggi sceglie proprio il borgo di Citerna per portare studenti e professionisti provenienti dal “The Royal Conservatoire of Scotland” ad esibirsi in pezzi di musica classica, da Rossini, Mozart a Mendelsohn.

Le opere che suoneranno sono: “La Cambiale di Matrimonio”, “L’inganno Felice”, “Il Signor Bruschino”, “La Scala di Seta”, “L’occasione fa il Ladro”.
“La loro unicità – si legge nella nota dell’evento -consiste nel fare camminare insieme “musica” ed “impegno vocale” dell’opera italiana, ricercando sempre ambienti stimolanti e protettivi. Il loro a volte è un vero lavoro culturale, non solo di manifestazioni musicali, ma proprio di ricerca e sviluppo valoriale, infatti nel loro operato c’è l’intento di fornire opportunità di performance drammatiche di prima classe per giovani cantanti e attori prodotte in Scozia presso il Royal Conservatoire; c’è la capacità di dare accesso alla prima classe sul materiale operistico italiano; c’è la volontà di raggiungere nuovi luoghi, nuovo pubblico e nuove modalità di erogazione delle prestazioni; c’è la fattiva collaborazione dei docenti verso i neo artisti nell’aiutarli a trovare lavoro più tardi nella loro carriera”.
Ingresso libero.