Il comico romano Max Giusti ha conquistato il pubblico serafico con una serata ricca di ricordi, emozioni e coinvolgenti stacchi musicali

di Francesca Cecchini

Inaspettata, seppur attesa, è arrivata al Teatro Lyrick di Assisi, lo scorso sabato 19 dicembre, l’onda d’urto Max Giusti. A chiudere la stagione 2015 del cartellone Umbria Eventi d’Autore è stato infatti il comico romano che, dopo aver partecipato all’inaugurazione della mostra fotografica Digital Witness, a cura di Marco Agabitini, è salito sul palco con il suo spettacolo Work in progress nell’ambito della tournée teatrale su territorio nazionale che lo vede protagonista tra comicità e musica. Fuori dalle righe e con la simpatia che sempre lo contraddistingue, il comico si è lasciato andare (in linea con il titolo della performance, un lavoro sempre “in costruzione”) in una due ore abbondanti di dialogo con il pubblico. Giusti ha costruito un fil rouge tra Umbria, cultura e tradizione ed ha palesemente (e magistralmente) improvvisato una lunga “chiacchierata” con i suoi ospiti, uscendo dagli schemi fissi e interpretando più sé stesso che i personaggi che mette in scena abitualmente. Complice una band di musicisti, è riuscito a coinvolgere la platea serafica in un mix di condivisione di ricordi di vita comuni sulle note delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e non. Una complicità sorta spontanea anche perché, come lo stesso attore ha commentato “io sono un po’ di casa, essendo cresciuto al confine umbro-marchigiano e questa terra la sento un po’ mia”. Una terra dove già in passato si era esibito a più riprese e nella quale ha promesso di ritornare presto.