Il 29 gennaio si celebra il patrono del capoluogo umbro. Come preparare il tipico dolce attorcigliato con il buco, che richiama la corona di fiori al collo del Santo

Si prepara oggi, in tutte le case di Perugia, il dolce tipico: il torcolo di San Costanzo. Una pietanza ricca di gusto e simbologia: la sua forma è rotonda per richiamare la corona di fiori che fu messa intorno al collo del Santo dopo la sua morte, per coprire i segni della decapitazione quando il suo corpo venne ricomposto. Il buco di questa grande ciambella, rappresenterebbe proprio il collo tagliato del martire. Nella pasta lievitata e farcita, prima di essere infornata, si effettuano cinque piccoli tagli per far in modo che il dolce mantenga anche in cottura la forma rotonda, ma non solo, i cinque tagli rappresentano anche le cinque porte di Perugia che danno accesso al centro storico: Porta Sole, Porta San Pietro, Porta Susanna, Porta Eburnea e Porta Sant’Angelo.

La ricetta del Torcolo di San Costanzo

  • 1200 gr di farina
  • 670 gr. di acqua
  • 240 gr di zucchero
  • 340 gr. di cedro candito
  • 100 gr. di olio extravergine d’oliva
  • 70 gr. di strutto
  • 440 gr. di uva sultanina
  • 240 gr. di pinoli
  • 100 gr. di lievito di birra
  • 20 gr. di anice

Impastare la farina con l’acqua tiepida aggiungendo il lievito. Per la lievitazione dell’impasto, occorre metterlo in luogo con temperatura media e costante per circa 3-4 ore. Quando l’impasto ha raddoppiato il suo volume, si aggiungono: zucchero, uva sultanina, cedro candito a cubetti, pinoli, anice, strutto e olio extra vergine di oliva; si lavora ancora l’impasto fino a renderlo omogeneo e si formano delle ciambelle praticando su ognuna di esse cinque incisioni diagonali, quindi indorare le stesse con il rosso dell’uovo. Le ciambelle vengono poi collocate su teglie da forno e infornate per circa 30 minuti. Il prodotto fresco va conservato ad una temperatura di circa 6°/8° C per 2/3 giorni al massimo.