Nasce a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Incarna da sempre la donna forte, tenace, profondamente mediterranea. Lei è Maria Nazionale, cantante e attrice italiana, che ha all’attivo ben 14 album. Il primo, del 1993, ha come titolo il suo nome e cognome.

di Teresa Lanna

Nel suo nuovissimo singolo, “Sulo ‘na voce”, pubblicato sulle piattaforme online, Maria Nazionale sperimenta fianco a fianco con un duo di producer scrupolosi e attenti: Diego Leanza e Carmine De Rosa.

‘Pur cambiando pelle resto me stessa- racconta Maria Nazionale- e ciò mi dà gioia e mi diverte. In ogni progetto che sperimento io desidero sentirmi concentrata e vincitrice e se esprimo i miei stati d’animo è per comunicare messaggi.“Sulo ‘na voce” è una canzone sulla forza, la tenacia. Una esplicita dedica alle donne affinché non si arrendano. Sono felice- aggiunge l’artista- di avere incontrato sul mio cammino PeppOh (alias Giuseppe Sica). È suo il testo di questo pezzo ed è un’altra collaborazione importante dopo quella con Franco Ricciardi. Peppe è venuto in studio, ha sentito il beat e ha scritto i versi in maniera egregia. Lui è un autore molto diretto, non ricorre a particolari artifici. A volte il pudore ci frena, invece Peppe ha saputo esprimere a fondo questo stato d’animo. Oggi al mio fianco ci sono due producer come Diego Leanza e Carmine De Rosa: riconosco il loro valore e sento grande entusiasmo intorno a me. C’è un intenso scambio artistico fra noi perché siamo consapevoli della strada da voler e dover compiere. E sono davvero contenta di sperimentare nuove idee assieme a loro. Rispettano il mio vissuto, che non è mai scisso tra la donna, la cantante e l’attrice. Io sono un unico corpo, un’unica sensibilità’.

Le tue canzoni toccano gli aspetti più particolari dell’amore. Una di queste è “Ragione e sentimento”, che rispecchia molte realtà di oggi. Come nascono le storie che descrivi nei tuoi brani?

‘Molte, in realtà, mi sono state raccontate. Io penso che l’amore sia una crescita; anche cantare questi stati d’animo significa prendere atto di un’evoluzione, sia da parte della donna, che da parte dell’uomo. Capire la sofferenza vissuta da una coppia che cerca il punto d’incontro non è sempre facile, soprattutto se uno dei due cresce di più rispetto all’altro. Si tratta pur sempre di due mondi paralleli; io spesso parlo delle donne, soprattutto nel disco “Storie ‘e femmene”, ma lo faccio in particolare per compiere una sorta di introspezione nel loro mondo, non per descrivere l’uomo in senso negativo’.

E per Maria Nazionale, cos’è l’amore?

Sicuramente per me l’amore è quello che nutro per la famiglia, mio figlio… Oggi, però, si vive molto di amore “social”, amore “instagram”, amore ostentato. “Ti amo”, ad esempio, non si dice più, all’interno della coppia, quando si è soli, ma lo si scrive. Io non credo molto in questo tipo di amore; credo invece ancora ai compagni che si prendono per mano e si scambiano reciproci gesti d’affetto’.

Hai lavorato spesso con Nino D’Angelo; nel 2010, ad esempio, hai partecipato  al Festival di Sanremo insieme a lui, col bellissimo brano “Jammo jà”.

Com’è Nino?

‘Nino è una brava persona; regala molto di sé, quando te lo trovi accanto e lavori con lui. Ha le idee ben chiare; ciò che vuole dire nelle sue canzoni lo senti, ti arriva immediatamente, senza filtri’.

Tu sei nata a Torre Annunziata. Com’è ora il rapporto con la tua città?

‘In verità, ci vado poco. Devo dire che è una cittadina che porto nel cuore. Mi ha dato una grande spinta, perché ci vivevo male. Proprio per questo mi ha permesso di andare via; ma sono sempre legata a lei da tanto affetto; la porto sempre con me’.

Nel 2009 hai ricevuto una nomination al David di Donatello, come attrice non protagonista, per la tua partecipazione al film “Gomorra” di Matteo Garrone, tratto dall’omonimo bestseller di Roberto Saviano. Com’è stata quell’esperienza?

‘Sicuramente è stata una sorpresa. Con Matteo Garrone ho vissuto un’esperienza fantastica, perché è stato un continuo scoprirsi. Sinceramente la nomination non me l’aspettavo, non l’avevo messa proprio in conto, insieme a tutte le cose belle che poi sono arrivate successivamente’.

Se dovessi scegliere una canzone classica napoletana che ti rappresenta in modo particolare, quale sceglieresti?

‘Senza alcun dubbio, “Mmiez’ ‘o grano” (1909, scritta da Edoardo Nicolardi, ndr.); un pezzo bellissimo, di una forte eleganza’. I versi di questa canzone confermano tale eleganza, rispecchiando la sensibilità e la grandezza di una cantante che rappresenta un orgoglio non solo per Napoli, ma per l’Italia intera.

FOTO DI MARINELLA POMPEO